Contatore Enel e Conteggi GSE!

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  1. 61Giuliana
     
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    Abbiamo dall'inzio del 2013 un piccolo impianto fotovoltaico sul tetto di casa solo 2.7KW . Tirando le somme a fine anno ci è saltata algli occhi un'anomalia, non capiamo perchè i Kw ceduti a Enel sono circa 2500 sul contatore Enel e solo 12OO ci vengono riconosciuti e pagati 0.208 da GSE(V conto energia), che "compensa" pagandoci 1800 Kw autoconsumati 0.126, mentre dal contatore ne risultano 900 ca.?
     
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  2. LordCrawler
     
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    Ciao Giulana,
    secondo me quei 2500Kw sono quelli prodotti e pertanto devi fare 2 cose:
    1) leggi bene il post di Dotting che spiega come si leggono e come si interpretano i contatori. Già facendo questo ti si dovrebbero chiarire un po le cose.
    2) scarica il foglio excel, sempre messo a disposizione da Dotting. Grazie a questo strumento e con le dodici letture all'anno hai sotto controllo tutta la produzione del tuo impianto e le varie percentuali di autoconsumo, immissioni in rete ecc.
    Anche io sono un nuovo produttore, mi hanno acceso l'impianto il 1 luglio ben 5 giorni prima della fine degli incentivi, un vero miracolo e, come tutti, anche io non sapevo che pesci pigliare, a parte i temoli come quello del mio avatar, ma la spiegazione ed il foglio excel di Dotting hanno risolto tutto in un colpo solo. Se fossi capace ti allegherei il link alla discussione giusta, ma comunque dovresti trovarla facilmente cercando "come si leggono i contatori".
    Ciao
     
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    Cara Giuliana.
    Purtroppo il GSE, per impianti appartenenti al V C.Energia non è ancora in grado di effettuare pagamenti basati su letture/misure reali, perchè solo da ottobre ha messo a disposizione di Enel la possibilità di comunicare le letture.
    Quindi le cifre da te percepite sono assolutamente forfettarie e a breve (si spera) avverranno i primi conguagli.
    In pratica GSE presume un 40% di immissione e un 60% di autoconsumo (dati assolutamente irreali).
    Ricordo anche che l'incentivo relativo all'immissione (quindi im 20,8 c€ nel tuo caso) vanno dichiarati nella dichiarazione IRPEF come redditi diversi, anche per civili abitazioni.

    Spero di non averti dato troppe brutte notizie.

    saluti
     
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  4. 61Giuliana
     
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    x LordCrawler, ti ringrazio per la risposta, ho già predisposto da tempo il foglio di calcolo excel, non mi ricordo se il messaggio era quello di Dotting, comunque i 2500 sono i kw ceduti a Enel , quelli prodotti sono circa 3400, quelli autoconsumati circa 900!

    X ligabue82, sei stato molto chiaro, spero che presto le cifre pagate saranno reali, perchè per ora ll'immissione è del 75% e l'autoconsumo del 25%, anche se cerchiamo di fare tutto il fattibile di giorno, ma nelle ore di buio (e d'inverno sono parecchie) non possiamo oscurarci!! :rolleyes: , la vera brutta notizia riguardala dichiarazione Irpef, abbiamo sempre fatto il 730, così temo dovremo fare il modello UNICO o i redditi diversi sono anche nel 730? Mi pare di no...e poi che certificazione viene rilasciata, a parte gli accrediti sul conto corrente, lo sai?
     
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  5. 61Giuliana
     
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    Riguardo alla questione IRPEF su un altro forum ho trovato questa risposta che però risale al 2012 (incollo):
    Ho trovato questa informazione in merito.L'Agenzia delle Entrate si è espressa in data 19/7 con circolare n. 46/E in merito agli incentivi derivanti dal Conto Energia per chi installa un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
    In sintesi, viene definito che per le persone fisiche, gli enti non commerciali ed i condomìni che utilizzano pannelli solari al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, i contributi percepiti dal GSE non formano reddito imponibile se l’energia è destinata esclusivamente agli usi domestici e non a scopi commerciali.
    Pertanto, per tali categorie:
    - non si applica IVA ai contributi percepiti, in quanto, come si legge nel comunicato "le somme erogate rappresentano un contributo a fondo perduto percepito in assenza di una controprestazione"
    - alla stessa stregua il contributo che si riceve dal GSE non è considerato reddito, quindi non è soggetto all'IRPEF.
    - non viene pertanto applicata la ritenuta d'acconto del 4%
    L’Agenzia sottolinea che il gestore dei servizi elettrici è tenuto a operare la ritenuta d'acconto (nella misura del 4%) sul contributo erogato a titolo di tariffa incentivante alle imprese, o agli enti non commerciali se gli impianti attengono all’attività commerciale esercitata, mentre non è tenuto a farlo nei confronti di chi non svolge attività commerciale. Saluti.[/font]


    SARà ATTENDIBILE? Saluti! Giuliana

    L'informazione che ho postato sopra era vecchia
    Purtroppo è giusta la tua informazione ligabue 82, lo dico con dolore, altri adempimenti oltre a altri pagamenti... :sorry.gif:


    La stangata dell'Irpef sui piccoli impianti fotovoltaici
    L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per impianti sotto i 20 kWp a servizio di un'abitazione, i ricavi dalla tariffa omnicomprensiva del quinto conto energia costituiscono reddito che va tassato. Per un impianto fotovoltaico residenziale medio si tratta di un prelievo da 100-200 euro l'anno. Allora meglio autoconsumare il più possibile.
    Giulio Meneghello
    07 gennaio 2013
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    A fine dicembre l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta all'interpello del GSE, circa il trattamento fiscale sia della tariffa omnicomprensiva che di quella per l'autoconsumo del quinto conto energia (vedi qui). Un'interpretazione che potrebbe tradursi in una stangata che riduce ulteriormente la convenienza del fotovoltaico con il conto energia e che dovrebbe spingere ulteriormente ad autoconsumare quanta più possibile dell'energia prodotta dall'impianto.

    Semplificando, per gli impianti sotto i 20 kWp posti a servizio dell'abitazione di titolarità di persone fisiche o enti non commerciali, l'immissione in rete non concretizza attività commerciale, per cui la tariffa non è sottoposta al regime dell'Iva, mentre ai fini delle imposte dirette viene considerata come "reddito diverso". Mentre la tariffa di autoconsumo non è soggetta a tassazione, i ricavi da tariffa omnicomprensiva dunque vanno dichiaratati nel modello 730.

    Il trattamento fiscale della tariffa omnicomprensiva è stato considerato, fiscalmente, identico al reddito derivante dalla valorizzazione dell'energia ceduta in rete, previsto dal meccanismo dello scambio sul posto. “C'è però una differenza, non piccola, rispetto al passato – ci fanno notare alcuni nostri lettori, come Andrea Garramone - senza lo scambio sul posto per un'utenza domestica è praticamente impossibile superare il 40-50% di autoconsumo dato che i consumi sono concentrati nelle ore serali. Quindi almeno il 50-60% dei ricavi da tariffa omnicomprensiva devono essere dichiarati al fisco e sono soggetti all'aliquota marginale del singolo contribuente. Con lo scambio sul posto, invece, tutta l'energia autoconsumata poteva essere esentata da imposte”.

    In altre parole, un contribuente con un reddito inferiore ai 15mila euro/anno deve dichiarare i proventi della tariffa omnicomprensiva e quindi versare al fisco il 23% della cifra. Se ha un reddito da 15mila a 28mila euro/anno pagherà invece il 27%, tra 28 e 55mila il 38%, sopra i 55mila il 41% e sopra ai 75mila il 43%.

    Un impatto economico non indifferente: basta fare due conti per accorgersene. Per esempio, con un impianto da 3 kWp che entri in esercizio nel primo semestre di applicazione del conto energia, che produca 3.800 kWh l'anno (produzione facilmente ottenibile al centro-nord Italia) al servizio di un'utenza che autoconsumi il 40% dell'elettricità prodotta, per un contribuente anche non ricchissimo – mettiamo con 28mila euro/anno di reddito - la tassa si porta via 180 euro l'anno: senza Irpef avremmo avuto ricavi globali annui di 957 euro, con l'imposta si fermeranno a 777 €. Anche nello scaglione Irpef più basso, redditi sotto ai 15mila euro, il fisco si fa sentire: 109 euro in meno di ricavi all'anno e, dunque, 848 euro di entrate anziché 957 (qui i dettagli dei calcoli).

    “Un'ulteriore penalizzazione introdotta con i quinto conto energia - commenta l'ingegner Giampeiro Crasti di ATER, l'Associazione Tecnici Energie Rinnovabili – a questo si aggiunga che la tariffa omnicomprensiva rimane fissa per 20 anni mentre il prezzo dell'energia cresce, così come è possibile, leggasi probabile o quasi certo, che le aliquote Irpef aumentino. Tutto ciò fa propendere a rinunciare agli incentivi e a orientarsi al solo scambio sul posto più autoconsumo”.

    Una via – quella dello scambio sul posto - che sarebbe praticabile vantaggiosamente approfittando della detrazione fiscale del 50% (si vedano le simulazioni di QualEnergia.it), se solo l'Agenzia delle Entrate chiarisse finalmente in maniera univoca che se ne ha diritto anche per gli impianti fotovoltaici: come sappiamo infatti ci sono state pronunce contrastanti da parte di diverse direzioni provinciali dell'Agenzia e tutto il settore attende con ansia una pronuncia definitiva.

    Giulio Meneghello
    07 gennaio 2013
     
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  6. danilo6
     
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    scusate, ma io ho letto una circolare dell'agenzia delle entrate (n. 36 dicembre 2013) in cui si chiarisce che per quanto riguarda il 5 conto energia l'incentivo per la tariffa omnicomprensiva e' soggetto alle imposte se il soggetto e' una impresa o una ditta agricola
     
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  7. LordCrawler
     
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    Confermo quanto scritto da Danilo6. La circolare 36E del dicembre scorso dice chiaramente che la tariffa omnicomprensiva assume rilevanza fiscale ai fini irpef, iva e irap se percepita da un soggetto che svolge attività commerciale o agricola ai sensi degli articoli 2195 e 2135 del codice civile. Se non si rimangiano la parola non credo proprio che li dichiarerò.
    Ciao a tutti
     
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    Meglio così...Almeno per una volta l'AE è dalla parte degli utenti...

    saluti
     
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  9. Giuftv
     
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    Novità sul conguaglio 5 conto energia?
     
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  10. Claudio46
     
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    A me non è ancora chiaro se la tariffa omnicomprensiva vada dichiarata come redditi da attività commerciale saltuaria (quadro D 730) o no.

    Sono un soggetto privato (non commerciale) che benefiacia degli incentivi del V conto energia per un impianto FV da 4KW.

    La circolare N.36/E del 19/12/2013 dell'Agenzia delle Entrate chiarisce che la tariffa omnicomprensiva, "se percepita da un soggetto che svolge attività commerciale o agricola..., ovvero attività di lavoro autonomo, è rilevante ai fini dell’IVA, delle imposte dirette e dell’IRAP", ma NON FORNISCE ALCUN CHIARIMENTO per i soggetti privati, anzi ribadisce che la tariffa si configura come erogata in relazione alla cessione di un bene.

    Qualcuno ha le idee più chiare di me?
     
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  11. LordCrawler
     
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    Ciao Claudio46,
    io non l'avevo virgolettata, ma la frase: "la tariffa omnicomprensiva assume rilevanza fiscale ai fini irpef, iva e irap se percepita da un soggetto che svolge attività commerciale o agricola ai sensi degli articoli 2195 e 2135 del codice civile" l'avevo riportata pari-pari dal testo della circolare. Pertanto secondo me è chiaro come la luce del sole che se il soggetto che la percepisce NON svolge attività commerciale o agricola la stessa NON ha rilevanza fiscale e quindi, sempre secondo il mio modesto parere, non c'era bisogno di ulteriori chiarimenti in merito a cosa dovrebbe fare un privato.
    A presto
     
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  12. Claudio46
     
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    Ciao LordCrawler,

    Grazie per la tua opinione!

    Sarà la mia per la mia de-formazione scientifica, ma avrei preferito un "se E SOLO SE percepita..." ;) o meglio ancora un paragrafetto specifico che chiarisse il trattamento fiscale anche per soggetti privati, senza rimandi ad altre leggi, circolari o decreti... Alla fine, leggendo anche opinioni su altri forum, per quest'anno ho deciso di inserire la TFO sul 730 come reddito da attività saltuaria. Per il prossimo vediamo se emerge qualcosa di più chiaro...

    La mia personale impressione è che la questione sia stata tenuta volutamente ambigua, in modo da poter fare recupero crediti a posteriori ... con gli interessi... o perlomeno dare lavoro a qualche avvocato. Tra l'altro anche al call-center del GSE non si sbilanciano, sostenendo che questi aspetti non sono di loro competenza...
     
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  13. LordCrawler
     
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    Ciao Claudio46,
    figurati, è un piacere scambiare opinioni su di un forum come questo.
    Secondo me sei andato molto vicino alla verità, ma non per un recupero crediti a posteriori; per un impianto privato di 5kWp come il mio ad esempio le cifre in gioco per la tariffa omnicomprensiva sono risibili per l'agenzia, nell'ordine di tre/quattrocento euro l'anno e pertanto non conviene loro attivarsi per recuperare qualche decina di euro. Quello che invece penso io è che i furbacchioni sanno benissimo che il 90% dei commercialisti, nel dubbio, stanno sempre dalla parte dell'agenzia e fanno dichiarare. Se parti da questo presupposto i conti tornano tutti e l'agenzia incassa, in sordina, senza muovere una stringa e con la certezza che mai e poi mai un contribuente farà causa per recuperare quei 50/100 euri che il commercialista gli ha fatto dichiarare per sbaglio. Un'altra cosa che secondo me è in contraddizione è l'inserimento nel 730 della TFO come reddito da attività saltuaria. Se ho un "contratto" con il GSE che stabilisce che percepirò X euro per ogni Kw immesso in rete per la bellezza di vent'anni, come può essere considerato un reddito saltuario?
    Può darsi che io abbia torto marcio, chi lo sa, solo il tempo potrà risponderci.
    A presto
     
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  14. Giuftv
     
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    Ma quando il conquaglio del 5 conto?
     
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    Allacciato l'impianto 1anno fa e per ora ancora nulla...
     
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