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.Appena dotting mi da il benestare ti posto lo schema a cui si riferiva
ecco perchè non ti sveni piu in nessuna discussione..... -
bellerofonte_chimera.
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Hei Amico, sai che il tempo per me è tiranno e sto cercando di stringere i tempi...
Non è che non mi sveno, cerco di dare il mio contributo laddove può essere utile è che ormai avete superato ogni limite ,sai che io sono per il compromesso.... -
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intendevo che ti svenavi per avere uno schema di compromesso... . -
bellerofonte_chimera.
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Ah ok, appena posso semplifico lo schema in modo da renderlo fruibile al forum, sempre dopo aver ricevuto il nulla osta da dotting, è che devo praticamente ridisegnarlo e mi ci vuole tempo...
Edited by bellerofonte_chimera - 7/3/2013, 11:27. -
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uno schema in più magari è utile...magari no...secondo me è sempre meglio partire dal base, oramai assodato, e personalizzarlo...altrimenti a forza di upgrade e downgrade vien fuori solo casino...
Magari è meglio che posti, quando potrai, lo schema del tuo impianto fatto per le tue peculiarità...mostrando i compromessi...mio parere..ovvio... -
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Io dopo molte riflessioni sono tornato al primo schema, quello in cui utilizzo un puffer da 1000 litri affiancato ad un bollitore.
Le motivazioni sono queste:
-Utilizzando un Sanicube posso accumulare pochi kWh prodotti con il generatore a legna, perché dovendo tenere sempre l' accumulo sopra i 45°-50° per avere ACS, il delta utile per la produzione del
caminetto diventa di soli 30°, che su 500 litri fanno appena 17,25 kWh.
-Le accensioni del generatore a pellet saranno più ravvicinate, per lo stesso motivo.
-Con un puffer separato per il riscaldamento ho una "riserva" di energia molto più grande, sia perché raddoppia la capacità, sia perché posso scaricarlo fino a 30° non avendo i limiti dell' ACS. Posso accumulare quasi 60 kWh, che potrebbe essere il fabbisogno giornaliero anche in giornate abbastanza rigide.
-D'estate scaldo "solo" 200-300 litri di ACS (e credo di farlo con il pellet per ora), escludendo il puffer dall' impianto con una valvola a tre vie manuale (che ho rappresentato collegata alla centralina HCC5 ma credo di installare in prima battuta ad attivazione "manuale")
-Inoltre pur avendo qualche tubo in più, lo schema diventa idraulicamente più semplice, essendo il puffer un grande compensatore idraulico in cui entro ed esco a piacere.. -
dotting.
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Chiedi a fringui a quanto porta il termocamino caricandolo a manetta!! . -
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bisognerebbe capire bene anche le dispersioni degli involucri...io non me li ricordo... . -
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io ho la stufa... impegnandomi, quando il pavimento chiede.. quindi quando è sopra ai 30° non sono mai riuscito a portare l'accumulo oltre ai 70°.. e facendo l'inferno di cristallo . -
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vabbè, ripeto, dipende da quanto consuma l'edificio, scommetto che a casa mia l'inferno di cristallo non lo potrei fare senza surriscaldo ambiente e accumulo.... . -
.io ho la stufa... impegnandomi, quando il pavimento chiede.. quindi quando è sopra ai 30° non sono mai riuscito a portare l'accumulo oltre ai 70°.. e facendo l'inferno di cristallo
Ma é perfetto!
Il costo del puffer varia di pochissimo da 500 a 1000 litri.
E preferisco lavorare tra i 30 e i 60 gradi che non andare oltre. Le dispersioni in ambiente diminuiscono se la temp dell' accumulo é più bassa, e inoltre non rischio l' intervento di sicurezze di scarico termico.
Poi mi aiuta anche in tal senso : avendo un generatore "automatico" (caldaia a pellet) non rischio di tornare a casa e trovare l' accumulo a 75° ed essere impossibilitato ad accendere il caminetto perché "non c'é più spazio" per accumulare energia perché magari la caldaia a pellet ha fatto il suo ciclo un'ora prima.
Con un accumulo grande posso far fermare la caldaia a pellet a 55° (per esempio) garantendone comunque un lungo ciclo di funzionamento (tra i 30 e i 55° sono comunque 29 kwh su 1000 litri di accumulo, per un totale di 8-9 kg di pellet) , e accendere il camino per ore senza rischiare surriscaldamento.
Per ora penso proprio di provare così, con la separazione tra ACS e riscaldamento e la possibilità di accumulare molto nel puffer e la tranquillità di poter spillare calore fino ad un minimo di 30°.
La potenza di picco dispersa dalla casa nelle ultime simulazioni é inferiore ai 4W con -11° C di temp esterna. Se considero una media di 0°C esterna avrei un consumo giornaliero di 64 kWh. Due accensioni giornaliere della caldaia a pellet oppure una della caldaia ed una del camino.
Ho in mente di inserire un timer che impedisce l' accensione della caldaia a pellet tra le 16 e le 20, in modo da avere "spazio" per il camino che verrà acceso nelle ore serali.
Per ora ovviamente sono solo idee e calcoli approssimativi, ma sono abbastanza convinto a sperimentare...
Con ciò nulla voglio togliere alla brillante idea di utilizzare il Sanicube per ACS e riscaldamento, perfetto per la riduzione degli ingombri necessari e la semplificazione impiantistica.. -
dotting.
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Un generatore a legna si collega così e basta:
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domanda: perchè 200 litri di acs? . -
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Chiedo scusa Dotting, non capisco se il "barilotto" nello schema é un compensatore oppure uno scambiatore a piastre.
Se é un compensatore credo sia superfluo nel caso in cui si alimenti un puffer.
Se é uno scambiatore a piastre avendo i due generatori che vorrei acquistare una somma delle potenze rese all' acqua di 20-21kW penso che potrei ometterlo.
Potresti aiutarmi a capire meglio??
Fai questa domanda perché ti sembrano pochi o troppi??
Per il bollitore pensavo 200-300 litri per avere in estate un ciclo della caldaia ogni due giorni (spannometricamente) e per poterlo integrare con il secondo serpentino con due pannelli solari piani economici. -
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Il barilotto è uno scambiatore a fascio tubiero con un termostato che modifica il tragitto del fluido riscaldato a seconda di quanto si riscalda. Qui è impostato a 55° .