Consiglio per impianto di riscaldamento

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  1. Jaiss585
     
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    Salve a tutti,

    Spero di non aver sbagliato sezione, chiedo venia in anticipo se l ho fatto.

    Premetto che sono tecnicamente ignorante in materia e che ho letto molte discussioni in giro per la rete ma non vi è ovviamente un caso analogo al mio, quindi , sono molto indeciso e chiedo un vostro consiglio.

    Mi trovo a ristrutturare una casa e installare un impianto ex novo (non vi è mai stato prima un impianto di riscaldamento anche se vi è una predisposizione mai utilizzata di 35 anni fa quindi presumo non utilizzabile).

    La casa si trova in zona climatica E a 800-850m slm. Casentino (Toscana)
    È circa 200mq su tre livelli dove il piano semi interrato ha altezza 2,50m il piano terreno 2,70 il primo piano 2,90 e tetto non abitabile.
    La casa e costruita interamente in pietra , con eccezione del primo piano che ha sia la pietra (aggiunta in seguito per un capriccio delle belle arti) sia il mattone.

    Il piano terreno e collegato al primo piano, il piano semi interrato e a se, anche se avevo progetto di renderlo comunicante con il piano terreno, ma essendo catastato come appartamento a se non so se potrò.

    La casa e stata costruita alla fine degli anni 70.

    La casa non è raggiungibile dal metano.

    Diciamo che la casa sarebbe una casa di villeggiatura quindi utilizzata nei weekend invernali e maggiormente in estate.

    Siccome sono molto sensibile quando si parla di ambiente e volevo (nei limiti del possibile) fare a meno del GPL sia per una questione economica , menata del trasporto ecc sia per l'impatto ambientale, avevo pensato di installare un impianto fotovoltaico abbinandolo a una pompa di calore aria/Acqua.. Inserendo pannelli radianti a parete e non a pavimento (ho trovato molti pareri discordanti sui benefici dei pannelli da pavimento sia in termini di resa ma soprattutto in termini di confort/salute).
    Qual ora mi convinceste che i pannelli a pavimento sono ok considerate che il pavimento sarebbe cotto fiorentino al piano terra parquet al primo piano e per il pian terreno penso sempre cotto (almeno in parte) ma non ne sono ancora sicuro.

    L esigenza principale e di avere la possibilità di riscaldare l ambiente in un tempo ragionevole contenendo i costi e trovare la casa calda nei week end invernali senza accenderlo 1 settimana prima! (Esagero ovviamente).

    Non ho idea dei consumi di una pompa di calore in queste circostanze e se forse mi conviene fare 2 allacci separati con 2 contratti Enel, uno per la pompa e uno per il fv per non superare la soglia economica di erogazione.

    Con la pompa di calore avrei anche il beneficio d estate (a costo 0) di avere per qualche ora , giusto le ore centrali del giorno un impianto di refrigerazione, per il resto della giornata non serve la casa e fresca di suo.


    Non ho idea neanche quanto sia la produzione del fv nei mesi invernali .

    Mi piace tantissimo l idea di autoconsumo, Non so se è ancora in vigore il discorso di rivendita sul posto dell energia in eccesso, e sia chiaro non voglio guadagnarci non mi interessa , ma andarci pari si :) e, L'idea di essere energeticamente autosufficiente e arrivare nel tempo a utilizzare la rete Enel giusto per backup sarebbe per me una grossa soddisfazione.
    Forse visto il poco utilizzo della casa , e l esubero di energia che produrrei, credo che potrei raggiungere l obbiettivo.

    Quanto potrebbe costarmi un impianto del genere? (non pretendo i migliori materiali in assoluto ma neanche roba cinese dove spendi almeno due volte).

    I pannelli radianti come si istallano dentro la parete? Dovrei "aprire" tutti i muri ?


    C'e da considerare anche che adesso le esigenze sono quelle di utilizzarla come casa di villeggiatura, un domani (dicesi vecchia) c'è un alta possibilità di trasferimento fisso.

    In termine di ammortamento considerando le esigenze e l utilizzo di adesso ma non trascurando quello di "domani" mi conviene o è uno spreco di soldi inutile?

    A parità o se la cifra non fosse tanto tanto più alta sceglierei sempre il fv al posto del gas.

    Beneficerei degli sgravi fiscali anche se l impianto di riscaldamento non ce mai stato?

    Grazie per le risposte che spero mi darete e mi scuso se ci sono errori ma scrivo con ipad e il t9 e veramente un idiozia assurda per un dispositivo di questo tipo.

    Davide
     
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    ZOna E, 800 metri di quota, casa con muri in pietra quindi NON isolata (salvo che nella ristrutturazione tu non pensi di isolarla ma mi pare di capire che potrai farlo solo all'interno e quindi non in modo ottimale).

    Lascia perdere pdc aria acqua e FV
    D'inverno il FV ti produce ben poco, di notte nulla, ormai il conto energia è finito e con esso lo scambio sul posto ecc.
    D'estate sono sicuro che non avrai bisogno di raffrescare.
    Un fv oggi deve essere pensato per il solo autoconsumo che nonpuà essere quello di una pdc che nel tuo caso servirebbe di una potenza molto alta (azzardo almeno 16 kw tenuto conto che allo scendere della temperatura esterna cala la potenza emessa).

    Se vuoi scaldare in modo + economico rispetto al gpl, allora pensa al pellet, con un uso saltuario meglio un sistema di distribuzione del calore ad alta temperatura che ha meno inerzia quindi termosifoni. Con i soldi che risparmi tra fv e riscaldamento radiante, pensa di isolare meglio possibile la casa
     
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    Post troppo lungo da leggere ;) ma ho letto la risposta di truzzman.. quindi situazione classica... appoggio a pieno quanto risposto, isola, è alla base di tutto.
     
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  4. S. Bergo
     
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    Post lungo, ma lo ho letto tutto ........ poche idee e ben confuse ....... l' FV ormai non conviene più come investimento, quindi bisogna pensare ad altro, non credo tu faccia beneficenza, riscaldare una casa di 200 mq non coibentata come la tua con una PDC è un suicidio, prima di tutto devi coibentare, e come già detto probabilmente lo dovrai fare solo dall' interno visto che ci sono in mezzo le belle arti, il punto è che questo significa che i ponti termici non li elimini totalmente, il riscaldamento a pavimento in questo caso può essere di aiuto visto che isoli il pavimento e riscaldi proprio alla base dove rimarrà il PT.
    Secondo me contropareti in cartongesso riempite di .....(quello che riesci a permetterti)..... che non sia EPS e li dentro ci fai passare anche gli impianti. Ricorda che un opera del genere esige una coibentazione anche sul tetto e dei serramenti buoni posati in maniera corretta, altrimenti è tutto inutile.
    Regole d' oro: - prima coibenta bene e poi pensa agli impianti, e trovati un buon tecnico che ti indirizzi verso la giusta via.
    Ottimo il suggerimento di utilizzare le pellet, una caldaia sul piano interrato avrebbe tutto lo spazio necessario.
     
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  5. Jaiss585
     
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    Grazie a tutti per le risposte,

    In effetti l isolamento della casa l'avevo tenuto presente anche se non l ho scritto , e sicuramente non potrò fare un cappotto esterno quindi dovrei fare un isolamento interno..
    Avevo pensato sicuramente di coibentare il tetto e poi essendo ignorante in materia non so come isolare il resto.
    Avevo descritto la modifica Fatta in costruzione della casa precisando che il primo piano praticamente aveva i muri spessi il doppio o quasi rispetto agli altri piani per via dell aggiunta dei muri in pietra imposti dalle belle arti, e quando fu costruita la casa la ditta edile penso di non tirar giù quello già costruito ma di aggiungerci la pietra (gli sarà costato meno in termini di tempo).
    Pensando forse erroneamente per le nozioni basilari che ho io che il calore tende a andare verso l alto in virtù di questo fatto forse il primo piano ha sicuramente meno bisogno di un completo isolamento, forse il tetto sarebbe sufficiente.
    Oltre al tetto e al pavimento (che cmq devo rifare quindi isolerei anche quello) se non ho capito male il resto dell isolamento nelle pareti viene fatto con materiale XX (a secondo delle disponibilità economiche) inserendo dei pannelli di carton gesso.
    Ora mi chiedo se questi pannelli di carton gesso mi potranno dare dei problemi sull arredamento , tv a muro ... Quadri , specchi ecc ecc.

    Le stufe a pellet per quanto siano sicuramente più economiche del GPL non sono autosufficienti nel senso che bisogna caricare , stivare i sacchi ecc ecc e questo non mi piace molto.
    Considerando sempre che più o meno il riscaldamento sarebbe acceso per 30/35 giorni l anno forse la soluzione migliore e GPL + caldaia a condensazione.
    Non considerando la differenza dei costi dell impianto.. In termini di consumi legati ai giorni effettivi che gira il riscaldamento la differenza sarebbe di un paio di cento euro o molto di più?

    Per il discorso del fv legato solo alla produzione di energia elettrica senza convertirla con la PDC per il riscaldamento ma per utilizzarla al massimo per refrigerio estivo quando il fv gira a pieno regime e per gli elettrodomestici tv ecc considerando l uso della casa e cmq una rimessa? l ' ammortamento durerebbe troppo?


    Qual è secondo voi il miglior materiale per isolare internamente una casa di questo tipo?
    È quale è il materiale con miglior rapporto qualità prezzo?

    Per avere una idea a spanne del prezzo quale sarebbe la cifra da investire per isolare la casa?

    Ps. Ripeto la domanda fatta nel primo post : non essendoci mai stato un impianto di riscaldamento usufruirei degli sgravi fiscali lo stesso? Mi interessa per prendere determinate decisioni.

    Grazie ancora
     
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  6. fabiodalla
     
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    Rispondo in parte all'ultimo post:
    - se i tuoi lavori verranno presentati come ristrutturazione, dovrai sottostare a norme che regolano i limiti dei parametri di trasmittanza per pareti, tetto e solaio verso terra. Nel caso l'irradianza superi i 290 allora vi sono anche da rispettare limiti su trasmittanza periodica e massa per quanto riguarda l'involucro. Non metto i valori dei limiti in quanto facilmente reperibili in rete e poi è meglio che ti vengano passati dal termotecnico.
    Da qui la scelta dei materiali.
    Per quanto riguarda gli sgravi fiscali, si dividono in due Ristrutturazione (o lavori di manutenzione straordinaria ben codificati) o per Riqualificazione Energetica.
    Per i Ristr. puoi averne diritto se segui l'iter regolare inoltre puoi usufruire della riduzione dell'iva al 10%. nel caso del fai da te IVa 21% e nessun sgravio. Aggiungo inoltre che lo sgravio è del 50% fino a fine giugno 2013 con tetto
    max 96.000 e poi ritorna al 36% con tetto max 48.000. (il tutto in bellissime rate diluite in 10 anni)
    Per riqualif. energ. attualmente al 55% poi credo che la mettano anch'essa al 36%, ma non sono sicuro, dicevo di questo sgravio non potresti averne diritto, in quanto la riqualificazione è tesa ad incentivare la sostituzione
    dell'esistente. se puoi dimostrare (vero o falso che sia) che vi era un impianto e non c'è niente che dica il contrario, teoricamente se l'hai recentemente acquistata nel rogito dovrebbe esserci anche il certificato che determina classe energetica e tipo d'impianto esistente, allora puoi tentare anche questa strada, ovviamente le due cose non si sommano.
    Il prezzo da investire per isolare casa è una bella domanda, dipende dai mq, dai materiali e se vi sono infissi da sostituire. purtroppo non si possono buttare li delle cifre ne l'ordine di grandezza. al momento le stime sono abbastanza precise se cappotto è esterno e mq alla mano. Per coibentazione interna occorre vedere come la fai.
    Prima di tutto trova il termotecnico in quanto un progetto è basilare per partire con il piede giusto, visto che non tutti i TT sono uguali chiedi anche referenze, se puoi.
    C'è anche chi ristruttura senza dire niente e chiama l'idraulico che gli fa l'impianto a suo piacimento, non so che rischi si corrono.

    Saluti
     
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  7. dotting
     
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    800-850 m slm: caldaia a GPL e termosifoni.
    Controparete interna da 5-6 in gasbeton o Ytong.
     
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  8. Jaiss585
     
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    Grazie a tutti per le risposte
     
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  9. cavallo68
     
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    Un saluto a tutti, vorrei fare alcune domande e ringrazio in anticipo a tutti quelli che vorranno rispondere.
    Abito a Finale Emilia in provincia di Modena, quindi zona climatica E,
    Villetta a schiera di tipo rettangolare con le pareti lunghe combacianti con altre due villette a schiera uguali, sempre riscaldate (Pensionati),
    Un anno fa' ho installato un impianto FV da 5,760 kwp, quarto conto energia, ha prodotto in un anno circa 7000 kwh che mi hanno fatto incassare solo con gli incentivi statali circa 2000 €.
    Ho consumato in un anno circa 3.700 Kwh, quindi ne ho prodotti più di 3000 in eccesso che possibilmente vorrei sfruttare.
    La mia caldaia per il riscaldamento e ACS è una vecchia (1997) Ferroli a Gas metano, che vorrei cambiare,
    e qui vengono le domande:

    1) la sostituisco con una caldaia a condensazione per il riscaldamento e installo una PDC tipo Nuos per l'acs.
    2) Installo una PDC per riscaldamento e ACS (mi piace molto la Panasonic Aquarea T-CAP 12KW solo caldo), con bollitore da 300 L.

    Per riscaldare uso termosifoni in ghisa, ma uso una temperatura dell'acqua molto bassa, sui 50° e riesco a riscaldare casa benissimo,
    quindi credo che anche la pompa di calore dovrebbe farcela (anche se in giro ho letto che l'abbinamento PDC - termosifoni in ghisa sembra una bestemmia), i metri quadrati da scaldare sono circa 120 quindi una 12 kw dovrebbe andare bene,
    mi piacerebbe sapere quanti Kw potrebbe consumare la Panasonic nella stagione invernale per compararli con i kw in esubero.
    Quest'anno di energia elettrica in bolletta mi sono arrivati da pagare 370 €, di qui il GSE con lo scambio sul posto me ne ha rimborsati 350 €.
    Il contatore è un 6 kw, quindi nessun problema con l'eventuale assorbimento della PDC, valuterò poi in seguito se c'e' "posto" anche per un piano cottura ad induzione, se cosi fosse, vorrebbe dire tagliare i ponti con l'allacciamento del Gas, che non sarebbe cosa da poco.
    Aspetto fiducioso un vostro parere, sopratutto dai veterani, ciao e grazie.
     
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  10. dotting
     
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    Metti una caldaia a condensazione a metano ed un Nuos Evo per l'ACS.
    Poichè devi conservare l'allaccio del gas mantieni i fornelli a gas, magari aggiungi una doppia piastra a induzione a libero posizionamento da usare sopratutto in estate,
    Se hai spazio potresti metterla anche fuori su una veranda/balcone in modo da non riscaldare dentro casa quando cucini.
     
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  11. IDM
     
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    Perfetto...hai un involucro inserito a sandwich ...non hai pensato ad isolare le 2 pareti disperdenti, ma hai preferito giocare con le performance impiantistiche...
    Hai un sistema di default ad alta temperatura con caldaia a gas..
    Come dice dott. Caldaia a condensazione e nuos evo..
    Non hai menzionato i serramenti: dato che sui 4 lati due sono interdetti, per la tipologia di involucro..io mi concentrerei a sostituirli con triplo vetro e buon Uf se non l'hai ancora fatto!

    Ps
    Curiosità: le villette sono orientate con le facciate vetrate sul l'asse sud/nord?
     
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  12. cavallo68
     
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    Intanto grazie per le risposte ed il vostro tempo,
    le facciate vetrate sono rivolte sud/nord, ho gia' il triplo vetro e mi stò organizzando per coibentare le facciate nel modo migliore.
    Mi sà che alla fine faro' come avete suggerito Voi, caldaia a cond. e Nuos, gia' cosi dovrei risparmiare rispetto ad adesso (1400 € di gas in un anno).
    Ma dite che proprio non c'e' la possa fare una PDC a fare risc. e ACS anche tenedo temperature dei termo a 45° ??
    Qui in Emilia si va raramente sotto zero, e per poco, so' che le PDC cominciano ad andare in crisi sotto i 7°, ma con la T-CAP non dovrebbero esserci grandi problemi.
    Il punto è che non vorrei rimpiangere la mia scelta, visto che i Kw non mancano, e comunque spenderei meno che con il gas.
    Grazie in anticipo per il Vostro tempo, un saluto a tutti.
     
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  13. IDM
     
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    CITAZIONE (cavallo68 @ 20/1/2013, 15:41) 
    Intanto grazie per le risposte ed il vostro tempo,
    le facciate vetrate sono rivolte sud/nord, ho gia' il triplo vetro e mi stò organizzando per coibentare le facciate nel modo migliore.
    Mi sà che alla fine faro' come avete suggerito Voi, caldaia a cond. e Nuos, gia' cosi dovrei risparmiare rispetto ad adesso (1400 € di gas in un anno).
    Ma dite che proprio non c'e' la possa fare una PDC a fare risc. e ACS anche tenedo temperature dei termo a 45° ??
    Qui in Emilia si va raramente sotto zero, e per poco, so' che le PDC cominciano ad andare in crisi sotto i 7°, ma con la T-CAP non dovrebbero esserci grandi problemi.
    Il punto è che non vorrei rimpiangere la mia scelta, visto che i Kw non mancano, e comunque spenderei meno che con il gas.
    Grazie in anticipo per il Vostro tempo, un saluto a tutti.

    Il tuo nemico é L'umiditá nella tua zona...avresti cicli di sbrinamento continui...

    Che fanno salire la bolletta elettrica...
     
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  14. cavallo68
     
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    Secondo Voi, sarebbe possibile mantenendo una caldaia a condensazione, installare una PDC tipo Nuos Evo 80 sul ritorno dell'acqua dai termosifoni in modo che la possa aiutare ??
    Se fosse possibile si avrebbe la sicurezza del gas, e il risparmio fin dove possibile della PDC.
    Avete esperienze in merito oppure è una castroneria ??
    Un saluto a tutti, ciao e grazie.
     
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  15. mommotti69
     
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    Il nuos lavora bene nella prima parte del riscaldamento acqua, cop elevato da 15 a 45, più sale peggio è. La condensazione la puoi portare un pò più su senza inficiare il rendimento...non tanto ma di sicuro abbastanza per scaldare a 50°. Ovviamente il nuos solo per acs scordati riscaldamento.
     
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17 replies since 17/1/2013, 02:25   1378 views
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