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La retribuzione della tariffa incentivante la eroga il GSE con procedure in cui Enel o qualunque altro fornitore non c'entra per niente.
Il GSE una volta preso in carico il tuo impianto e adesso ci vogliono solo un paio di mesi, stima una produzione mensile presunta del tuo impianto e ti eroga la tariffa incentivante su quella base.
La base è spesso un poco ottimistica a tuo vantaggio.
Nel momento in cui ENEL Distribuzione che non c'entra niente con Enel servizio elettrico o con Enel energia o con Edison o con qualunque altro fornitore, comunica al GSE la tua produzione mensile reale, il GSE fa una fattura di conguaglio.
Quindi punto primo la tariffa incentivante viene erogata a prescindere dal fornitore.
Punto secondo autoconsumo.
Questo te lo gestisci tu.
Se prima avevi un consumo di 100, se tu ti organizzi per autoconsumare quanto più possibile i tuoi prelievi dalla rete possono abbassarsi di un 30-35% con un 3 kWp.
Attenzione però che alcuni sbagliano perchè ipotizzano che l'impianto copra in maniera completa i prelievi e tendono ad aumentare i consumi, alterando quel 100 di cui sopra.
Punto terzo remunerazione di quanto immesso e ristoro di quanto prelevato.
Per quanto immesso è sempre responsabile Enel Distribuzione.
Per quanto invece tu hai prelevato è responsabile il tuo fornitore che deve comunicare al GSE quanto hai prelevato mensilmente.
Ecco perchè TU devi comunicare al GSE il mio fornitore è tizio, perchè il GSE deve eventualmente sollecitare le letture a tizio e non a caio..