attuale EN 303-5 e prossima modifica per adeguarci all'EU

come evolveranno gli indici di emissioni?

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  1. turbogen
     
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    CITAZIONE (Dott Nord Est @ 10/8/2011, 21:56) 
    CITAZIONE (biomassoso @ 10/8/2011, 21:18) 
    pseudo o sedicenti policombustibili potrebbero al limite avere accesso al 50% del contributo perchè l'omologazione, come ho più volte evidenziato su altri forum,<u><b> è ottenuta SOLO col miglior pellet

    qui mi sorge spontanea una domanda:
    perchè se si usa buon pellet per certificare un catafalco italiano non va bene, mentre se si usa un pellet DIN bianco per certificare e far funzionare (lo si scrive esplicito sulle indicazioni di caldaia) una caldaia teutonica,

    magari perchè la tedesca è certificata per funzionare solo ed esclusivamente per funzionare con pellet, mentre l'italiana può funzionare ed è certificata sì per l'uso con il pellet,ma però viene venduta per essere utilizzata come policombustibile(quindi con legna, mais ,sansa nocciolino, ecc...)ovviamente senza avere nessun tipo di certificazione per nessuno di questi combustibili alternativi( e le ditte si guardano bene dal certificarle con questi combustibili, se ne vederebbero delle belle, anzi meglio dire brutte....) nquindi addio per sempre ai contributi in valle d'aosta...amen

    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 22:05) 
    CITAZIONE (turbogen @ 10/8/2011, 21:20) 
    , ecco il perchè queste caldaie non hanno accesso ai contributi(e non come ci si vuiole fare credere per ragioni commerciali, ecc...)ciao

    Veramente da quello che ha riportato bio non si evince affatto questo, ma semplicemente che le caldaie policombustibili che non riescono a raggiungere i livelli preposti con tutti i tipi di cobustibili beccano il 50% del contributo.

    appunto, bisognerebbe vedere le certificazioni per vedere i rendimenti con questi combustibili alternativi(certificazioni che come già ampiamente spiegato con i combustibili alternativi al pellet non esistono, quindi non si beccano nessun contributo...)

    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 22:05) 
    CITAZIONE (turbogen @ 10/8/2011, 21:20) 
    , ecco il perchè queste caldaie non hanno accesso ai contributi(e non come ci si vuiole fare credere per ragioni commerciali, ecc...)ciao

    Riguardo alle ragioni commerciali, basta pensare che un colosso come Junkers Bosch ha ritirato dal mercato l'intera propria offerta di caldaie a biomassa dal mercato italiano perchè non lo riteneva remunerativo. Se un colosso del genere non crede in un mercato di 60 milioni di abitanti, figuriamoci quale appetibilità commerciale possa avere una regione che conta meno abitanti di una città medo-piccola.

    allora seguendo il tuo ragionamento (by junkers...)aziende di medio piccole dimensioni, come ecofaber, tatano, ecc...dovrebbero essere già fallite da un pezzo????più semplicemente, al contrario di quello che volete far credere, è solo una pura e semplice questione di certificazioni, non commerciale....

    Edited by turbogen - 11/8/2011, 12:25
     
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  2. Dott Nord Est
     
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    mi sa che si stà creando un sacco di casino per nulla.
    chi vorrà le teutoniche comprerà le teutoniche, chi vorrà i catafalchi italiani comprerà quelli.
    logicamente, entrambe le tipologie in regola con la normativa attuale italiana.
    chi vive ad aosta, se vuole il contributo, seguirà quella lista, altrimenti deciderà a modo suo.
    amen....

    livingreen, per quel che riguarda la vendita di caldaie, come qualsiasi altro prodotto,deve rispettare la normativa. Ma ad esempio, se io compro una ferrari a padova, il venditore non viene certo a dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso..... E io non posso certo rimproverarlo se andandoci a milano, mi tocca parcheggiare fuori. (e qui non centra "prodotto viziato", in quanto è perfettamente in regola)
     
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    Ma ad esempio, se io compro una ferrari a padova, il venditore non viene certo a dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso.....

    Non so quante volte l'ho già ripetuto, ma ci riprovo..

    Il venditore non deve dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso, deve dirmi solo che quella autovettura non può circolare ovunque come le auto elettriche, punto.

    Ma se il venditore mi dice che il ferrari può circolare e invece non è vero, me la prendo con lui.


    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 21:51) 
    Deve sapere cosa? Le normative comunali dei comuni di residenza di tutti i clienti che varcano la soglia?

    Qualche difficoltà a leggere i miei messaggi precedenti? Il venditore non deve sapere niente del comune di residenza del Cliente, deve solo informarlo che deve acquisire presso il Suo Comune o altri organi le informazioni del caso, e poi saprà che stufa comprare. Ma per concludere la vendita, non gli dice niente, vero?

    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 21:51) 
    CITAZIONE
    "Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
    Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
    Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa."

    Vizi = difetti. I regolamenti comunali del comune dell'acquirente non rappresentano certo un difetto della stufa che compra.

    Spiacente, ma come è chiaramente indicato, i "vizi" sono tutte quelle cose che " la rendano inidonea all'uso a cui è destinata", come per esempio il fatto che sia stata venduta come universalmente accettata in qualunque località. Pensare che basterebbe metterci un cartello sopra... "Apparecchio non utilizzabile a chi abita in zona A1"



     
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    da un punto di vista commerciale siamo indietro rispetto ad altri paesi, purtroppo la vendita qui si configura come affare, mentre altrove si configura come servizio, la differenza è enorme.
    in usa, per esempio, i venditori si riprendono indietro gli oggetti che non corrispondono alle aspettative dei clienti in modo molto più esteso che qui in italia, possono addirittura provarli per un periodo di tempo.



     
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  5. turbogen
     
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    CITAZIONE (margiop @ 11/8/2011, 10:08) 
    purtroppo la vendita qui si configura come affare, mentre altrove si configura come servizio, la differenza è enorme.

    non si può fare altro che concordare con quello che hai detto mario, purtroppo gli esempi non mancano.....
    ciao :bye1.gif:
     
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  6. Dott Nord Est
     
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    CITAZIONE (livingreen @ 11/8/2011, 09:39) 
    Il venditore non deve dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso, deve dirmi solo che quella autovettura non può circolare ovunque come le auto elettriche, punto.

    Ma se il venditore mi dice che il ferrari può circolare e invece non è vero, me la prendo con lui.

    mi spiace, ma non concordo ancora.
    Se io vendo la caldaia in veneto, e la installo in veneto, non devo certo dire al cliente che ad Aosta ha diritto al contributo. Punto.
    Quindi, la peggior cosa è generalizzare, mentre è opportuno e auspicabile precisare. Ogni venditore, se serio, sà cosa può o non può nella sua zona.
    Poi, se è poco serio, lo è indipendentemente dalla marca, caldaia, certificazione o meno.....
     
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    Ma hai letto quel che ho scritto?
     
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  8. Dott Nord Est
     
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    certo, e riconfermo quello che ho scritto.
    Inoltre, una caldaia ha un "vizio" quando non è conforme alla registrazione, quando non è conforme allo standard, quando non è conforme a quanto descritto.
    E come la caldaia, qualsiasi altro prodotto che si vende.

    Ritornando al discorso Ferrari, il venditore dice che raggiunge i 300 km orari, ma non è tenuto a informare il cliente che in autostrada oltre i 130 è in multa. Mi sembra sia di una logicità estrema.
    Diverso invece il discorso di un venditore di caldaie che lavorando in zona con normative particolari, dice al cliente che tal caldaia (anche se non è vero) può montarla senza problemi in quella zona.
    Ma appunto, IO ad esempio CHE LAVORO IN VENETO, me ne può fregar di meno cosa si può o non si può ad AOSTA.
    Quindi, voglio dire che il discorso non è assolutamente generalizzato, ma circoscritto a certe zone. E in quelle zone, i venditori dovranno fare il loro dovere.

    Edited by Dott Nord Est - 11/8/2011, 15:50
     
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  9. turbogen
     
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    CITAZIONE (Dott Nord Est @ 11/8/2011, 14:51) 
    Inoltre, una caldaia ha un "vizio" quando non è conforme alla registrazione, quando non è conforme allo standard, quando non è conforme a quanto descritto.
    E come la caldaia, qualsiasi altro prodotto che si vende.

    allora, stando a questo tuo ragionamento, una onnivora certificata solo per il funzionamento a pellet,non sembra un prodotto non conforme a quanto descritto???
    parlando da cliente potrei pretendere che mi venisse fornita la certificazione della caldaia per ogni combustibile che questa può utilizzare, certificazione che esiste solo x il funzionamento a pellet(e badate bene, non mi interessa la qualità del combustibile utilizzato,che per ovvi motivi presumo sia sempre il migliore disponibile in sede di certificazione, ma il tipo di combustibile...)
    che sia chiari, io faccio, e vorrei che venisse fatto un discorso in generale,senza fare riferimento a nessuna marca, mi interessa l'aspetto prettamente legale-normativo...

    Edited by turbogen - 11/8/2011, 17:22
     
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    CITAZIONE (Dott Nord Est @ 11/8/2011, 14:51) 
    IO ad esempio CHE LAVORO IN VENETO, me ne può fregar di meno cosa si può o non si può ad AOSTA.

    Ma guarda che nessuno ti ha chiesto nulla, sei tu che ti sei intrufolato anche in questa discussione col tuo piccolo conflitto d'interessi.

    Qui non siamo in VENETO ma in Italia, e forse qualche Valdostano o abitante in altre province e/o regioni a statuto speciale ha non solo il piacere ma sicuramente anche il diritto di saperle certe cose, e cioè che deve stare attento a che pentola si tira in casa, sempre se mai incappasse ahsisizb7 in qualche venditore di fumo non di specchiata trasparenza ed onestà.
     
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  11. Dott Nord Est
     
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    Certo che si Biomassoso, ma è anche corretto non fare "terrorismo ideologico" facendo credere che quello che vale ad Aosta vale in tutt'Italia.
    Non vedo nessun conflitto di interessi nell'esporre le proprie idee.
    Se poi scrivere le proprie opinioni in un forum, tu lo ritieni "intrufolarsi", beh, hai uno strano concetto della democrazia..... :ranting2.gif:

    E cmnq, ripeto, alla larga dai venditori di fumo e poco chiari.
     
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  12. turbogen
     
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    CITAZIONE (Dott Nord Est @ 11/8/2011, 18:14) 
    ma è anche corretto non fare "terrorismo ideologico" facendo credere che quello che vale ad Aosta vale in tutt'Italia.

    e chi è che avrebbe mai detto codesta bestialità?????
    si è sempre parlato di finanziamenti REGIONALI erogati dalla regione VALLE D'AOSTA.....
    più chiaro di così.....un se pò....
    ciao carissimo :bye1.gif:
     
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  13. Dott Nord Est
     
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    CITAZIONE (turbogen @ 11/8/2011, 17:04) 
    allora, stando a questo tuo ragionamento, una onnivora certificata solo per il funzionamento a pellet,non sembra un prodotto non conforme a quanto descritto???

    come no !!!
    dove ci sono certe normative, la caldaia andrà usata a solo pellet, per la quale ha la relativa certificazione in regola con le vigenti normative.
    e questo indipendentemente da italiana o teutonica.
    chi ti dice che la okofen non funzioni con pellet di sansa? si, funziona,magari con emissioni non proprio "conformi" a quello che loro dichiarano con il pellet.....
    quindi,ripeto per la milionesima volta, in Italia quello che vale per le teutoniche, vale anche per le italiane. E' da ipocriti dire che le teutoniche vanno meglio (MA SOLO CON PELLET SUPERFINE) delle nostra Italiane (che poverine... bruciano tutto.....).
    Mettiamole alla pari, con combustibile e prezzo di prodotto, e allora vediamo cosa succede.......
    Questo per dire cosa? Che ogni persona, per fortuna, ha libertà di scelta.
    Sono il primo a dire che le teutoniche sono migliori delle italiane, ma se devo fare una scelta economica, la faccio ad occhi chiusi...... ITALY.
     
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    Dare informazioni corrette è quindi "terrorismo ideologico", il negare sempre e comunque a prescindere (vedasi conflitto d'interessi) anche contro le evidenze è invece "esporre le proprie idee"

    beh, hai uno strano concetto della "ragione" :D

    dal momento che non si parlava della TUA regione, questo si chiama "intrufolarsi" :mf_bookread.gif:

    dove ci sono certe normative, la caldaia andrà usata a solo pellet

    ci rinuncio, non si può replicare a simili "......."

    Edited by biomassoso - 11/8/2011, 18:25
     
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  15. Dott Nord Est
     
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    CITAZIONE (turbogen @ 11/8/2011, 18:20) 
    si è sempre parlato di finanziamenti REGIONALI erogati dalla regione VALLE D'AOSTA.....
    più chiaro di così.....un se pò....

    perfetto, e se quantifichiamo, sono il 2.5% della popolazione....
    certo, hanno tutti i diritti alla pari di essere presi in considerazione.... per carità..... ma non giochiamo con i numeri.
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