attuale EN 303-5 e prossima modifica per adeguarci all'EU

come evolveranno gli indici di emissioni?

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  1. Dott Nord Est
     
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    ok, attendo la risposta riguardo il contributo se fattibile o meno con una caldaia da 95% ma non iscritta da qualche persona che conosce bene il discorso.
    attendo interventi da altri utenti.
     
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  2. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (turbogen @ 10/8/2011, 17:07) 
    questo non lo possiamo sapere nè io, nè te, lo sapranno i responsabili della compilazione di quella lista, fatto sta che in quella lista, in vigore da 5 anni, mancano diversi marchi, questo è un fatto incontrovertibile..

    Ehm, vorrei farle notare che tutta la Valle d'Aosta ha meno abitanti(127mila) di una città come Sassari (130 mila abitanti). Quindi non è che sia il paradiso dei venditori di caldaie; è quindi plausibile che buona parte dei produttori semplicemente se ne freghi di farsi accreditare in quella lista....
     
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  3. turbogen
     
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    [QUOTE=Bio-Hazard,10/8/2011, 19:04 ?t=47163778&st=60#entry328890219]
    CITAZIONE (turbogen @ 10/8/2011, 17:07) 
    è quindi plausibile che buona parte dei produttori semplicemente se ne freghi di farsi accreditare in quella lista....

    siccome il farsi accreditare dovrebbe essere gratuito, se fosse realmente così(e la tua è solo un'ipotesi, una congettura..)sarebbe da vedere come una mancanza totale di rispetto verso i clienti che sono in quella regione, gli euro pagano uguale in valle d'aosta come a sassari....
    e oltretutto il contributo si avvale di fondi regionali ed è riconosciuto al cliente, i produttori la caldaia se la fanno pagare il prezzo che ritengono più opportuno, il contributo viene riconosciuto al cliente dopo la presentazione della fattura...
    se fosse così, e non voglio crederlo, sarebbe una grandissima mancanza di serietà....
     
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  4. Bio-Hazard
     
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    Chiaro che la mia è un'ipotesi, ma visto il bacino di clienti insignificante, ritengo la cosa altamente plausibile. Del resto farsi pubblicare in quell'elenco non serve a niente se poi non ti doti di una rete commerciale e di un centro di assistenza che vende e fa la manutenzione ai tuoi prodotti, ti pare?
     
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  5. turbogen
     
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    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 19:38) 
    Del resto farsi pubblicare in quell'elenco non serve a niente se poi non ti doti di una rete commerciale e di un centro di assistenza che vende e fa la manutenzione ai tuoi prodotti, ti pare?

    è il tuo parere, lo rispetto anche se non lo condivido...
    chiaro che per marche che hanno velleità di essere costruttori di riferimento nazionale, presenti su tutto il territorio nazionale con una rete di assistenza in tutte le regioni, non essere in quella lista è un fatto abbastanza grave......
     
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  6. Dott Nord Est
     
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    allora il fatto è grave per TUTTE le ditte Italiane e per molte altre estere, esclusa una (Arca con un modello), giusto?

    riporto:
    "chiaro che per marche che hanno velleità di essere costruttori di riferimento nazionale, presenti su tutto il territorio nazionale con una rete di assistenza in tutte le regioni, non essere in quella lista è un fatto abbastanza grave......"

    Edited by Dott Nord Est - 10/8/2011, 20:52
     
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  7. turbogen
     
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    CITAZIONE (Dott Nord Est @ 10/8/2011, 19:50) 
    esclusa una (Arca con un modello),

    questa è una tua conclusione, non la mia, non mettermi in bocca cose che non ho mai detto..
    in generale, è un fatto grave che ci siano costruttori di importanza nazionale che non sono presenti in quella lista nemmeno con un modello di caldaia.ciao caro :bye1.gif:
     
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  8. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE
    è il tuo parere, lo rispetto anche se non lo condivido...
    chiaro che per marche che hanno velleità di essere costruttori di riferimento nazionale, presenti su tutto il territorio nazionale con una rete di assistenza in tutte le regioni, non essere in quella lista è un fatto abbastanza grave......

    Addirittura grave? Ma poi di quale marche parli? Le industrie del settore riscaldamento che contano in Italia sono altre, e la biomassa non è che la cosiderino più di tanto.
     
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  9. turbogen
     
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    signori, ho già esposto la mia idea per ben due pagine documentandola e provandola, a mio avviso si sta uscendo un pò dai binari, lasciola parola ad altri utenti che vorranno esprimersi,ciao cari :bye1.gif:
     
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    Si, si, magari fare una scenata in pubblico la fa star meglio, o magari fa la figura del matto. In ogni caso il venditore potrebbe lo stesso dirgli 'io vendo stufe, mica sono tenuto a sapere i regolamenti del suo comune', e avrebbe pure ragione. Per cui, ripeto (per l'ennesima volta) i regolamenti del luogo in cui abitate dovete conoscerli voi, non il negoziante.

    Non andiamo oltre, o sfioriamo la fantascienza. Fare la figura del matto per non aver avuto informazioni? La colpa è del Cliente? Tutto il contrario, è solo un passo di tutta la trafila legale ben prevista dai Codici...e se uno vuol fare il negoziante deve saperlo, altrimenti vada a fare qualcos'altro.

    "L’art. 129 del Codice del consumo prevede che il venditore debba consegnare al compratore beni conformi al contratto di vendita, indicando anche alcune circostanze che, tutte, devono verificarsi perché tale conformità si verifichi. "

    "Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
    Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
    Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa."

    Pensa che si può risolvere il contratto se mi consegnano un'auto di colore diverso da quello che desidero, figuriamoci per una stufa che non posso usare...

    "pretendere che un venditore indaghi sui regolamenti"??
    Magari prendendo le impronte o il DNA? Simpatica esagerazione, ma fuori luogo perchè non c'è niente da indagare: il venditore ha degli obblighi verso il Cliente, che risolve con una semplice frasettina: "la avverto che in molte zone l'uso di questi apparecchi è vietato, controlli se nella sua zona si possono usare". Se non lo dice al Cliente, questo ha tuitti i diritti di sbaitare, e tutte le tutele legali del caso.
    Altro che indagine...



     
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    TURBO, hai dimenticato di postare una parte importante del regolamento, e basta leggere neppure troppo fra le righe per capire che pseudo o sedicenti policombustibili potrebbero al limite avere accesso al 50% del contributo perchè l'omologazione, come ho più volte evidenziato su altri forum, è ottenuta SOLO col miglior pellet

    Quindi una poli che avesse "anche" ottenuto un rendimento in EN 303-5 del 95% non soddisfa i criteri del regolamento...fine

    Per il fatto dei pochi abitanti della Vallèe, credo che per il clima ed i consumi energetici sia "forse" più allettante come numero di possibili vendite di tutta la provincia di Sassari e non solo

    """entità de contributo
    I contributi vanno da 500 euro a 25.000 euro e comunque fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Qualora gli impianti siano ad alimentazione promiscua (ovvero che possono utilizzare combustibili diversi come legna, cippato, pellet), l'agevolazione è calcolata in base alle caratteristiche tecniche riferite al combustibile che consente di ottenere il migliore rendimento di combustione; viene però ridotta del 50% qualora, con uno dei differenti combustibili, il generatore di calore non raggiunga il rendimento minimo prescritto

    Rapporti di prova delle prestazioni dei modelli
    La normativa regionale definisce gli impianti - destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria - che sono finanziabili. A tal proposito le aziende produttrici devono inviare al COA Energia della Valle d'Aosta i rapporti di prova delle prestazioni dei modelli che intendono inserire nell'elenco dei generatori di calore a biomassa ammissibili a contributo (rilasciati da un laboratorio accreditato presso ACCREDIA o ente omologo rientrante nel circuito ILAC oppure EA). Se i risultati riportati in tali documenti vengono confermati dai laboratori da cui sono stati redatti, il COA Energia provvede ad inserire tali modelli nella lista dei prodotti ammissibili a contributo."""
     
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  12. turbogen
     
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    grazie per il tuo contributo bio, in effetti quel passaggio mi era sfuggito....considerando che le caldaie pseudo-policombustibili sono certificate solo ed esclusivamente con ottimo pellet, senza nessun tipo di certificazione x tutti gli altri combustibili, ecco il perchè queste caldaie non hanno accesso ai contributi(e non come ci si vuiole fare credere per ragioni commerciali, ecc...)ciao
     
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  13. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (livingreen @ 10/8/2011, 21:09) 
    Non andiamo oltre, o sfioriamo la fantascienza. Fare la figura del matto per non aver avuto informazioni? La colpa è del Cliente? Tutto il contrario, è solo un passo di tutta la trafila legale ben prevista dai Codici...e se uno vuol fare il negoziante deve saperlo, altrimenti vada a fare qualcos'altro.

    Deve sapere cosa? Le normative comunali dei comuni di residenza di tutti i clienti che varcano la soglia?

    CITAZIONE
    "L’art. 129 del Codice del consumo prevede che il venditore debba consegnare al compratore beni conformi al contratto di vendita, indicando anche alcune circostanze che, tutte, devono verificarsi perché tale conformità si verifichi. "

    Conformi al contratto di vendita. Bisognerebbe che nel contratto fosse esplicitamente specificato il fatto che il prodotto in questione è in regola con le norme del posto in cui va installato. Ma se un contratto prevede cio' è assai probabile che il problema non si ponga.


    CITAZIONE
    "Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
    Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
    Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa."

    Vizi = difetti. I regolamenti comunali del comune dell'acquirente non rappresentano certo un difetto della stufa che compra.


    CITAZIONE
    Pensa che si può risolvere il contratto se mi consegnano un'auto di colore diverso da quello che desidero, figuriamoci per una stufa che non posso usare...

    E che ci azzecca? Il contratto di compravendita di una macchina riporta nero su bianco tutte le caratteristiche che essa deve avere, incluso il colore. Ma se compriamo una stufa e non c'è scritto che è garantito il rispetto di determinate leggi locali..

    CITAZIONE
    "pretendere che un venditore indaghi sui regolamenti"??
    Magari prendendo le impronte o il DNA? Simpatica esagerazione,

    ????

    CITAZIONE
    ma fuori luogo perchè non c'è niente da indagare: il venditore ha degli obblighi verso il Cliente, che risolve con una semplice frasettina: "la avverto che in molte zone l'uso di questi apparecchi è vietato, controlli se nella sua zona si possono usare". Se non lo dice al Cliente, questo ha tuitti i diritti di sbaitare, e tutte le tutele legali del caso.
    Altro che indagine...

    Continuo a pensarla diversamente, ma il mondo è bello perchè è vario, e noi siamo OT, quindi se vuoi continuiamo con PM, altrimenti non insisto, non voglio convincere nessuno.
     
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  14. Dott Nord Est
     
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    CITAZIONE (biomassoso @ 10/8/2011, 21:18) 
    pseudo o sedicenti policombustibili potrebbero al limite avere accesso al 50% del contributo perchè l'omologazione, come ho più volte evidenziato su altri forum,<u><b> è ottenuta SOLO col miglior pellet

    qui mi sorge spontanea una domanda:
    perchè se si usa buon pellet per certificare un catafalco italiano non va bene, mentre se si usa un pellet DIN bianco per certificare e far funzionare (lo si scrive esplicito sulle indicazioni di caldaia) una caldaia teutonica, tipo la Froling (testimoniato da Margiop, questo fatto) va bene?
    perchè per il catafalco italiano ciò è considerato un "sotterfugio" mentre per la più nobile teutonica la stessa cosa è considerata un pregio?
    perchè per un catafalco italiano bruciare tutto, ciarpame e pellet DIN è uno svantaggio, mentre per una teutonica bruciare SOLO pellet DIN è un pregio?

    proprio non capisco questo discorso......
    mah... mistero :(

     
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  15. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (turbogen @ 10/8/2011, 21:20) 
    , ecco il perchè queste caldaie non hanno accesso ai contributi(e non come ci si vuiole fare credere per ragioni commerciali, ecc...)ciao

    Veramente da quello che ha riportato bio non si evince affatto questo, ma semplicemente che le caldaie policombustibili che non riescono a raggiungere i livelli preposti con tutti i tipi di cobustibili beccano il 50% del contributo. Riguardo alle ragioni commerciali, basta pensare che un colosso come Junkers Bosch ha ritirato dal mercato l'intera propria offerta di caldaie a biomassa dal mercato italiano perchè non lo riteneva remunerativo. Se un colosso del genere non crede in un mercato di 60 milioni di abitanti, figuriamoci quale appetibilità commerciale possa avere una regione che conta meno abitanti di una città medo-piccola.

    CITAZIONE (biomassoso @ 10/8/2011, 21:18) 
    TURBO, hai dimenticato di postare una parte importante del regolamento, e basta leggere neppure troppo fra le righe per capire che pseudo o sedicenti policombustibili potrebbero al limite avere accesso al 50% del contributo perchè l'omologazione, come ho più volte evidenziato su altri forum,<u><b> è ottenuta SOLO col miglior pellet

    Ed è un male? I tedeschi cosa usano, copertoni?
     
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