Fotovoltaico e pompe di calore

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  1. dotting
     
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    Come da titolo verrà esaminato solo il problema dell'accoppiata fotovoltaico e pompe di calore, ribadisco senza discutere del singolo impianto FV senza PDC o di PDC senza FV.

    Sempre più spesso ci si domanda conviene installare un impianto fotovoltaico in presenza di pompe di calore per il riscaldamento e in modo reversibile per il raffrescamento.

    Occorre fare una nettissima distinzione fra chi affida il riscaldamento esclusivamente a pompe di calore e chi usa le pompe di calore in integrazione ad una caldaia a gas o a un generatore a biomassa.

    In questi casi l'utente ha la possibilità specie di notte quando il FV non produce di utilizzare la sorgente alternativa come primaria senza utilizzare la pdc.
    Un dato che possiamo fissare è che la quantità di energia elettrica prodotta dal FV in inverno è pari a circa il quarto del totale.
    Per un classico impianto da 3 kW installato al centro Italia con una produttività stimata in 4000 kWh significa avere circa 1000 kWh disponibili per l'autoconsumo.
    Ricordiamo però che questi kWh sono concentrati in inverno solo dalle 9 alle 16, per cui in presenza della sola PDC nelle altre ore si dovrà far ricorso alla rete elettrica nazionale.
    Nel caso di impianti senza accumulo, i classici split murali, si farà ricorso agli split nelle ore più fredde dal pomeriggio inoltrato in poi,
    con uno scarso utilizzo dell'energia fornita dal FV.
    La cosa migliora nel caso di pdc aria/acqua con magari accumulo per ACS e sistema idronico di emissione che presenta una certa inerzia termica, specie in presenza di impianti radianti a pavimento.
    Migliora ancora se avete il sistema primario non basato su PDC, come detto sopra.

    Migliora, ma non di molto, per cui si ha sempre la necessità di prelevare grandi quantità di energia elettrica mensilmente dalla rete nei periodi invernali e quando superate i 12,16 kWh giornalieri sono mazzate da orbi.

    In parole povere in inverno il FV può dare un contributo veramente minimo alla riduzione dei prelievi dalla rete.

    Discorso completamente opposto in estate.
    Il sistema è decisamente in fase ovvero quando fa caldo e c'è il sole il FV produce tanto, quando c'è caldo occorre raffrescare e quindi attivare il sistema di raffrescamento.
    Inciso un FV non raggiunge il massimo della sua potenza nei mesi estivi, ma nei mesi di aprile/maggio che sono più freddi.
    Esempio un impianto da 3 kWp a marzo/aprile può arrivare a 3,3 kW di potenza di picco, in estate piena luglio/agosto, difficilmente supererà i 2,5 kW.
    L'energia prodotta nei mesi di luglio/agosto sarà sempre superiore a quella di aprile/maggio semplicemente perchè l'impianto funzionerà più a lungo nell'arco della giornata.
    Quindi se nella vostra zona climatica e con il vostro involucro edilizio usate spesso il condizionatore, un impianto FV potrà farvi conseguire dei risparmi notevoli sul costo della bolletta elettrica.

    La soluzione ottimale, ribadisco ancora "in presenza di PDC+FV", potrebbe essere quella di chiedere un secondo contatore con tariffe scontate e non a consumo per l'alimentazione della/e pdc in inverno mettere un deviatore manuale e in estate alimentare il/i condizionatori con il primo contatore su cui si è collegato l'impianto FV.

    In questo modo anche un contratto residenziale sul primo contatore da 3 kW potrebbe essere sufficiente, tenuto conto che le potenze disponibili in estate si sommano.
    Le utenze elettriche in piena estate possono avere a disposizione la potenza contrattuale + diciamo l'80% della potenza di picco del vostro impianto FV.

    A questo punto nota la potenza massima elettrica richiesta dalla/e vostre PDC potete dimensionare con la stessa potenza la richiesta contrattuale sul secondo contatore e mettere un impianto FV sovradimensionato del 20% circa rispetto alla potenza elettrica assorbita dalla pdc in regime estivo.
    Attenzione per una PDC fra regime estivo è regime invernale l'assorbimento dovrebbe essere superiore di circa il 5%.
     
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  2. ecofabri
     
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    Sull’argomento del titolo negli ultimi mesi ci sono stati molti interventi e conseguenti ragionamenti sull’utilità o meno di certe soluzioni che di volta in volta venivano proposte, a volte si arrivava a delle soluzioni a volte no; questo post mi sembra davvero utile perché è un riepilogo di quelle soluzioni e perciò molto valido per chi non vuole sobbarcarsi la lettura di quelle innumerevoli pagine. Io quelle pagine me le sono lette tutte a volte partecipando anche e mi sono fatto delle idee che ho applicato al mio caso.
    Facendo una sintesi molto estrema del post del dott (e se l’ho capito bene) i punti principali della questione mi sembrano questi:
    FV sul contatore residenziale da 3 kw;
    PDC aria-acqua con ACS e riscaldamento a bassa temperatura (pavimento o parete radiante); altra eventuale sorgente di calore (stufa a pellet o altro);
    PDC per raffrescamento estivo;
    2° contatore per PDC con commutazione estiva della PDC sul contatore res (con FV).
    Per il mio caso ho adattato i termini di cui sopra in questo modo:
    FV sul contatore residenziale da 3 kw;
    boiler a termopompa (es. Styleboiler da 300 lt) per acs (2/3 persone) e riscaldamento a parete (se possibile senza altra fonte energetica);
    2° contatore per PDC con commutazione estiva della PDC sul contatore res (con FV).
    Aggiungo ai miei dati in firma che l’abitazione dovrebbe stare entro i 15 kwh/mq/a di consumo per riscaldamento; in aiuto alla PDC del boiler farò vespaio areato con pettine, anche il giardino d'inverno dovrebbe aiutare il riscaldamento nelle giornate di sole invernali e che non necessito di raffrescamento data la posizione collinare della casa.
    Il dato che ho messo per riscaldamento in realtà è sovrastimato, dovrebbe attestarsi sui 10 kwh/mq/a, lo saprò meglio quando i calcoli che ho fatto saranno confortati dalla relazione del termotecnico; Il dubbio che ho è che il boiler riesca a gestire sia il riscaldamento che l’ ACS. Può funzionare una configurazione così?
     
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  3. dotting
     
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    I tuoi dubbi sono anche i miei.
    Lo Styleboiler ha un assorbimeto di 0,62 kW, ammesso un COP di 4, ci tiri fuori 2,4 kW termici.
    Un po pochini forse in zona E alta, anche se con un preriscaldamento diffuso nel terreno e una casa ben coibentata.
    Considera poi che stai usando parete radiante che necessita di una temperatura 3-4°C superiore al pavimento radiante.

    Alle brutte potresti aiutare il riscaldamento mettendo un riscaldatore d'acqua come quello che ho realizzato io.
    Anche Giangiman che ha utilizzato uno Styleboiler con le stesse funzionalità (ACS e riscaldamento) aveva previsto nel suo schema una certa integrazione con una caldaia o con un riscaldatore d'acqua.

    Quì però stiamo andando OT.
     
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  4. ecofabri
     
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    ok, mi guarderò il tuo riscaldatore d'acqua o aggiungerò una stufa a pellet...
     
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    Ma tenuto conto del costo al kwh inferiore per i contatori per pdc e della pagamento dell'energia immessa in rete e non autoconsumata, non sarebbe conveniente collegare il FV al contatore della pdc a tariffa agevolata?
     
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  6. dotting
     
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    Il kWh immesso in rete te lo pagano circa 12 centesimi.

    Il kWh "evitato" sul secondo contatore lo paghi massimo 11,351 +IVA.

    Il kWh "evitato" sul primo contatore lo paghi minimo 10,694 + IVA e massimo 24,119 + IVA, a seconda di quanto prelevi.

    Autoconsumare sul primo contatore significa sopratutto abbassare le fasce, mentre sul secondo contatore che tu prelevi 1 kWh che ne prelevi 1000, paghi sempre uguale.

    I conti si fanno guardando più lontano.
     
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  7. nello72
     
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    Dato che la PDC porta l'accumulo ACS "solo" a 45 gradi o giù di lì, vale sempre il discorso di mettere i piccoli boiler istantanei vicino alle utenze?
    In caso affermativo, immagino che essi debbano essere collegati al contatore principale, corretto?

    Grazie
     
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  8. dotting
     
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    Dipende dalla distanza fra accumulo e utenze, ricordando che 10 metri di tubazione contengono all'incirca un litro.
    Spesso non è tanto un discorso di temperatura, quanto di spreco d'acqua e di tempi di attesa.

    Al secondo contatore si possono collegare solo PDC, anche in funzionamento reversibile, ovvero condizionatori.
     
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  9. nello72
     
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    Qui ho paura di andare un poco OT...
    Se io avessi tubature più corte di 10 metri, potrei farne a meno?
     
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  10. dotting
     
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    10 metri e 45°C non credo ci siano problemi.
    Anche se per far fronte alle emergenze uno scaldino da 50 euro by-passabile non è che sia sbagliato metterlo comunque:
    image

    Sopratutto sono utili quando si vuol impostare una temperatura più bassa per l'ACS, specie se prodotta da una pdc che faccia in inverno anche riscaldamento radiante.
    In questo modo regolo entrambe le temperature sui 35°C e al boilerino faccio fare solo il deltaT.
    Mentre in estate lo bypasso proprio.
     
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    CITAZIONE (dotting @ 15/9/2010, 08:04)
    Il kWh immesso in rete te lo pagano circa 12 centesimi.

    Il kWh "evitato" sul secondo contatore lo paghi massimo 11,351 +IVA.

    Il kWh "evitato" sul primo contatore lo paghi minimo 10,694 + IVA e massimo 24,119 + IVA, a seconda di quanto prelevi.

    Autoconsumare sul primo contatore significa sopratutto abbassare le fasce, mentre sul secondo contatore che tu prelevi 1 kWh che ne prelevi 1000, paghi sempre uguale.

    I conti si fanno guardando più lontano.

    Ok guardiamo lontano. Se sul primo contatore ho limitati consumi (2 persone, no riscaldamento, solo lavatrice e luce) con bollette da 600€ anno, mentre se sul secondo della PDC avessi consumi di circa 12.000 kw all'anno principalmente dovuti all'utilizzo invernale quando il FV produce poco, mi sembrerebbe più conveniente sfruttare la compensazione dello scambio sul posto sul secondo contatore.
    Oppure sbaglio qualcosa?
     
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  12. dotting
     
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    CITAZIONE (Truzzman @ 15/9/2010, 17:42)
    la compensazione dello scambio sul posto

    Mi sembra che hai le idee un poco arretrate sullo Scambio Sul Posto eppure termini come "Furto sul posto" o "Scambio in quel posto" usate e frequenti nei forum ti avrebbero dovuto aprire gli occhi.
    La compensazione kWh contro kWh non esiste più dal 31 dicembre 2009.
    I kWh che tu immetti vengono trasformati in denaro che ti viene accreditato come compenso per l'energia immessa, in più c'è un ristoro su quanto hai pagato in bolletta.
    La gente in tutti i forum è incaz.... nera perchè questo ristoro è un'elemosina e capire perchè è un'elemosina è impresa titanica.
    Viene pagato una volta all'anno con un conguaglio a giugno e a settembre molta gente non ha ancora ricevuto il saldo se non acconti.
     
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    Ciao,
    interessantissimo questo topic per chi come me sta progettando casa, con impianti annessi. Ma qui la pompa di calore in raffrescamento estivo è intesa facendo passare acqua fredda nei pannelli radianti o utilizzandola come condizionatore + split, cioè raffrescamento ad aria?

    Ciao
     
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  14. dotting
     
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    Il boiler a termopompa è una macchina solo caldo.
    In estate produce solo ACS.
    Per poterlo fare sottrae energia termica all'aria e la cede all'acqua (ACS).
    Sottraendo calore all'aria esterna, ne abbassa la temperatura.
    E' proprio quest'aria raffreddata che viene utilizzata per raffrescare gli ambienti, immettendola dentro casa.

    Ovviamente un impianto un attimino complesso come questo, va pensato in fase di progettazione.
    Quì hai qualche spunto di riflessione:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=20271014
     
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  15. harman!
     
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    Ciao Ragazzi mi sono appena appena iscritto su questo bellissimo forum e volevo chiedervi alcune informazioni...
    Ho attivo sul tetto di casa un impianto fv da 5Kw dal mese di febbraio e ora con il mio amico installatore sto per mandare avanti le carte per creare un nuovo impianto sull'altra porzione di tetto.
    Ovviamente dovrei aspettare 2 anni per modificare quello esistente ma, io non volendo aspettare, mi ha proposto di installare un'altro contatore per altri usi (pompe di calore)...
    Il mio consumo annuo è di circa 4100-4200 kw e ho necessità di installare una pompa di calore sopratutto per togliere l'umidità dalla casa (è una casa centenaria in sasso restrutturata) e magari usarla un po anche per raffrescare/stemperare nei mesi estivi/invernali.
    Da qui l'idea di installare un'altro contatore e un'altro impianto fv da 4kw...
    I miei consumi non saranno esorbitanti, anzi ma leggendo nelle varie discussioni c'è chi dice che conviene un secondo contatore..chi no.. e sinceramente mi sono un po preoccupato.
    Mi è venuta l'idea del secondo impianto fv dopo aver visto il funzionamento la resa del primo e anche per un discorso economico legato all'incentivo che oltre a ripagare l'impianto nei primi 8-10 anni mi darebbe un vantaggio economico negli anni successivi..
    Avevo pensato anche di separare il piano intermedio della casa dall'impianto domestico e allacciarlo al secondo fv dal momento che c'è la lavanderia - bagno(termoconvettore) e li andrebbe installata la pompa di calore..
    Cosa ne pensate?
    grazie
    :bye1.gif:
     
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39 replies since 13/9/2010, 08:05   10196 views
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