Nucleare in Italia

no discussione sicurezza centrali solo analisi tecnico economica

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  1. clash4
     
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    Vedo che la discussione rimane come richiesto in termini tecnico economici e sono molto felice di questo. La pacatezza e l'argomentazione approfondita delle idee di ciascuno è la base per una sana discussione in merito.

    Vorrei soffermarmi anche su un aspetto di natura tecnica che va affrontato; cioè la quantità d'acqua che una centrale, sia essa termoelettrica o nucleare richiede.
    Tali quantià d'acqua possono essere utilizzate in vari modi, sia come vettore termico per raffreddare e far condensare il vapore che esce dalle turbine, sia attivamente andando in circolo nel sistema "centrale" (es.vedi torri evaporative). Nel primo caso si prende l'acqua da un fiume, lago ecc, questa si surriscalda asportando calore e poi viene riversata dove è stata raccolta. Tali quantità d'acqua non sono per niente da sottovalutare, in quanto soprattutto nei periodi estivi i fiumi come sappiamo spesso vanno in crisi nel nostro paese. Ciò si traduce in una parzializzazione delle turbine e ad una diminuzione della produttività di energia da parte di una centrale. Ripeto è un problema che hanno tutte le centrali nucleari e non. Ma con le crisi idriche a cui sempre più spesso andiamo in contro questo è un fattore importante perchè entra dritto nell'analisi economica di una centrale andando a ridurre i giorni all'anno in cui lavorerà al massimo della sua capacità.

    Sempre per portare un esempio: L'anno in cui visitai Caorso, passammo anche nei pressi del fiume Pò e visitammo una centrale nei pressi di Castelmassa, ora non ricordo bene il ciclo di produzione mi sembra fosse un ciclo combinato con due turbogas e un post riscaldamento con turbina a vapore. Al di là di questi dati, li vi erano due problemi che influivano negativamente sul bilancio di fine anno. Uno era l'approvvigionamento idrico perchè il Pò in estate spesso era in secca. Un altro e non ci crederete erano i pelucchi dei pioppi in primavera. Ebbene si, nessuno lo aveva previsto, ma i pelucchi portati dai pioppi entravano nelle prese d'aria delle turbine a gas andando a sporcare i filtri, di conseguenza l'aria già calda in priimavera estate in quanto più rarefatta, subiva anche un calo di portata dovuta al forte sporcamento. Il risultato è che i due turbogas lavoravano meno del previsto.
    Insomma, come vedete gli imprevisti accadono anche su tecnologie collaudate!
     
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176 replies since 16/3/2011, 10:01   3426 views
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