Nucleare in Italia

no discussione sicurezza centrali solo analisi tecnico economica

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  1. Denew for CE!
     
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    CITAZIONE (MetS @ 18/3/2011, 00:45) 
    E' ancora troppo presto per rispondere a DENEW, le informazioni di cui ho necessita' non sono disponibili qui dove mi trovo ora ma negli uffici dove normalmente lavoro.

    Non c'è problema, peraltro non è obbligatorio rispondere punto per punto, stiamo facendo discorsi in libertà, non tutto deve essere necessariamente replicato. Fai con comodo.

    CITAZIONE
    Tutto questo ha un costo elevato che va ad incidere anche notevolmente nel conto finale tanto che, in Italia, non si assiste piu' alla costruzione di grandi impianti di produzione energia elettrica ma piuttosto a piccoli impianti in cogenerazione con destinazione specifica e ridotta nel tempo, oppure alla riconversione di impianti esistenti vetusti.

    :D Apppppunto. Se ci stiamo orientando verso una generazione più distribuita, di piccole dimensioni e di tipo cogenerativo ci sarà un perchè!

    In sintesi ci dici che i costi di costruzione di una centrale termoelettrica tradizionale sono spannometricamente analoghi a quella di una nucleare, solo che la tradizionale si pappa un 30-40% dei costi di costruzione in costi di combustibile durante il periodo attivo contro il 10% della nucleare.
    Sul decomissioning e la gestione scorie ho qualche dubbietto. Quanto costa in termini percentuali?
    Ma soprattutto... come si calcola il costo se non si riesce a quantificare quanto dura (vedi la testimonianza di Clash su Caorso, che stiamo ancora adesso a guardare)?
    Hai dati di centrali obsolete COMPLETAMENTE bonificate, spente, smontate? Costi globali, siti cioè restituiti all'uso civile. Quanto è durato il processo e quanto è costato in rapporto ai costi di costruzione?
    Infine... :rolleyes: .. parli di costo per l'ERARIO. Quindi di finanziamento di natura PUBBLICA, non privata come stanno cercando di darci da intendere.
    Dovremmo metterci cioè del nostro, come già ce ne stiamo mettendo per la gestione/dismissione di quelle abbandonate nell'86. Sarebbe carino farci sapere ESATTAMENTE a quanto ammonta la zuppa, prima di impegnarci a pagarla.

    Mi risultava che gli americani avessero serissimi dubbi sui business plan degli EPR proprio perchè incapaci di essere competitivi senza incentivi. E infatti quello proposto negli States sarebbe stato rilevato da un soggetto privato. E' un'informazione non corretta?

    Ma, sai... Io nella mia mente contorta ho un concetto diverso di prototipo.
    Per me il prototipo in quanto tale è uno. Si costruisce, si testa, si stressa, si valuta in toto.
    Se sta in piedi (tecnicamente, economicamente ecc.) si passa alla produzione di serie e alla sua diffusione.
    Qui invece ci sono diversi prototipi, non uno, già costruiti con finalità commerciale senza averne uno finito e sapere come andrà. E non parlo dell'aspetto sicurezza eh? Come andrà in senso lato.
    E' come se fiat non costruisse e testasse i prototipi delle auto, le mandasse alla cieca in catena di montaggio testandole sugli automobilisti.
    Curiosa politica, quantomeno no?

    Io sono paziente, posso aspettare serenamente l'accensione dell'ITER. E 50 anni sono tanti, ma pochi per una politica di riconversione energetica verso lo sfruttamento primario della fonte elettrica in un paese vocato agli idrocarburi con l'inerzia politica, sociale, economica come il nostro.

    CITAZIONE
    Nessuno si e' scandalizzato quando la Airbus nel 2005 annuncio' il proprio A380, dichiarando che le consegne sarebbero inizate subito dopo salvo poi riuscire a consegnare i primi esemplari solo nel 2008 e con un progetto nato concettualmente nel 1988. Non si capisce perche' ci si deve scandalizzare se a subire ritardi ed aumenti di costi debbano essere delle centrali nucleari che, nel caso che ci riguarda, sono fortunatamente costruite all'estero. Meglio che ci siano ora delle difficolta', che possano essere individuate e risolte in modo da avere un prodotto in seguito gia' valido.

    Non capisci perchè? Beh, un aereo costruito da un'azienda privata non è un reattore nucleare costruito con soldi e/o graranzie pubblici. L'uso di capitali pubblici implica il rendere conto a chi paga, ovvero la collettività. L'Airbus Industries con i soldi suoi corre i rischi tecnici, economici, imprenditoriali che vuole. E ne risponde in proprio. Se qualcosa non torna nel progetto nucleare il governo va a casa, il politico non paga, a pagare resta tutta la collettività (che si era già espressa CONTRO, peraltro). I vertici dell'Airbus Industries non è tenuta ad attuare principi democratici nella gestione aziendale, i consigli di amministrazione sono oligarchici per definizione. Il governo di una repubblica parlamentare non è un'azienda.

    Ti è scappato un "fortunatamente costruite all'estero".. :shifty: .. :D . Con mille problemi, errori di progettazione e problemi di forniture non conformi. Costruite ma non ancora completate, quindi se alla fine passeranno i collaudi non si sa. Si sa solo che sono GIA' fuori budget, e che il costo previsto a tavolino per kWh dovrà essere ritoccato altrimenti il business plan resta buono giusto per accenderci il barbecue.

    Meno male che la rogna ce l'hanno in mano i finlandesi quindi? Beh, sarebbe da chiedere ai finlandesi, che forse avrebbero preferito che i francesi le rogne se le fossero testate su un solo prototipo a casa loro fino ad accenderlo ed aver verificato tutto, piuttosto che imbarcarsi nell'impresa in casa propria no? Ma soprattutto, se ci sono problemi e difficoltà oggettivi nei cantieri in essere, secondo quale principio di minima precauzione si fanno accordi di acquisto dello stesso know how a scatola chiusa, senza sapere quali correzioni si renderanno necessarie (francesi e finlandesi lo stanno scoprendo solo vivendo.. :D ..) e con quali costi correlati?
    Infine, le condizioni locali hanno un peso. Geomorfologicamente parlando come sono messe le aree francesi e finlandesi dove sono in costruzione i reattori?
    Noi siamo uno dei paesi più sismici del mondo, ad altissimo rischio idrogeologico, le zone sicure per mettere una centrale si contano sulle dita di una mano scarse. Se sovrapponi le due mappe del rischio viene da ridere per non piangere. Figuriamoci piazzare 15 -20 centrali. Rifilarle tutte ai sardi la vedo dura.
    Trascurando anche in questo caso l'aspetto allarmistico, suppongo che adattare i progetti a territori più vulnerabili come i nostri implicherebbe l'applicazione di requisiti progettuali più rigorosi ed elevati, e quindi costi più alti.

    Ad oggi infine da quanto scrivi confermi anche tu che chi, in questo paese, parla di nucleare sicuro, costi e tempi certi, dati di produttività e copertura di fabbisogno inossidabili mente sapendo di mentire, visto che la forbice di incertezza oggi accertata tra il preventivato e lo stato di avanzamento lavori nei cantieri EPR in essere è rilevante, per oggettivi problemi e difficoltà. Mi risultano dell'ordine del 20-30%.
    A fine cantiere lo sarà ancora di più (questi sovracosti sono troppo alti per essere riassorbiti).

    Il tutto, intendiamoci Mets, senza necessariamente mettere in dubbio che alla fine il prodotto possa essere sicurissimo, efficientissimo, fantastichissimo. Non si sa come saranno, nel male ma neanche nel bene.

    Ma una levitazione costi del 30-40% affossa qualsiasi business plan odierno, consigliando prudenza, una sospensione del giudizio in attesa di vedere come finisce la telenovela.

    Invece no, qui avanti tutta a qualsiasi costo (nel senso letterale del termine) TACENDO di queste problematiche.
    Domanda: da ingegnere esperto del settore ma prima di tutto ingegnere e basta.. :rolleyes: .., al di là del tuo pro e del mio contro, lo reputi un atteggiamento serio?
    Firmeresti a scatola chiusa un accordo di acquisto per un aggeggio, qualsiasi, non parliamo nucleare o no, di implicazioni pericolose, etiche ecc.. Diciamo una scemenza, un ferro da stiro innovativo che va ad acqua fredda e non corrente... :P ..
    Ti dicono costerà 100 quando vedi che il tuo vicino per averne uno mezzo smontato ci sta mettendo molto più tempo del previsto, ha già speso 130 e non sanno dirgli quanto spenderà alla fine, se l'accrocchio stirerà bene e quanto durerà. Non ti verrebbe un dubbietto, non chiederesti una sospensione dell'ordine? Eddai... :rolleyes: ..

    Edit per la moderazione: Ho corretto dopo un quote andato a spasso... :D ..
     
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176 replies since 16/3/2011, 10:01   3426 views
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