Geotermia con acqua di falda...fino a dove è conveniente?

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  1. mat_geo
     
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    CITAZIONE (alby1982 @ 17/2/2011, 21:34) 
    Salve a tutti, in questi mesi sto impazzendo per trovare la giusta soluzione per riscaldare la mia abitazione che presto metterò su.
    Dopo ricerche varie mi ero orientato verso un sistema a pompa di calore aria-acqua, ne avevo anche visto uno particolarmente prestante a temperature medie abbastanza basse (almeno così sembra).
    Ora come una vecchia fiamma si è rifatta viva una vecchia ipotesi che mi ha un po' stravolto le idee...la pompa di calore acqua acqua...
    Certo, la convenienza una volta installata c'è, ma parlando con un costruttore di pozzi (o trivellatore...mah) sono venuto a sapere che si parla di una perforazione di circa 40-50 metri per trovare una buna portata (circa 2 mc). A questo punto vale la pena o l'assorbimento della pompa sommersa mi fa saltare il risparmio guadagnato grazie a cop maggiori? I 2000-2500 euro di pozzo li recupero poi?
    Giusto per darvi un paio di dati veloci, casa classe A, 250 metri riscaldati, bassa temperatura più sanitario, zona E con 2528 gradi giorno.
    A proposito, in caso di ristrutturazione, il pozzo legato all'impianto geotermico è detraibile del 55%?
    Grazie a chi potrà aiutarmi...

    Buongiorno,
    in riferimento alla questione da Lei espressa le garantisco che un impianto geotermico ad acqua di falda comporta oneri di gestione e di manutenzione che sono di gran lunga superiori a quelli previsto per un impianto a circuito chiuso con sonde.
    Inoltre il fatto che nel suo caso la falda sia presente a profondità elevate circa 40 mt rende assolutamente anti economico la gestione di una pompa sommersa che per garantirle la portata minima richiesta assorbe sicurazione almeno 3 Kw h, quindi il risprmio dovuto alla maggior resa della pompa acqua acqua rispetto ad un impianto a sonde verrebbe vanificata dall'assorbimento elettrico della pompa sommersa.
    Per questo motivo se interessato veramente le consiglio il sistema chiuso a sonde anche considerando la quasi assenza di pratiche amministrative e di concessioni rispetto al sistema a pozzo.
     
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    scusi, ma nella geotermia ad acqua di falda ci sono pozzo di prelievo e pozzo di immissione, se prelevo a -100 metri e immetto a -100 metri dovrò esclusivamente vincere le perdite di carico del circuito.
    il caso da lei evidenziato si riferisce a prelievo ad una determinata quota ed immissione a quota 0.

     
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  3. cosmic
     
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    CITAZIONE (mat_geo @ 16/3/2012, 16:40) 
    ...in riferimento alla questione da Lei espressa le garantisco che un impianto geotermico ad acqua di falda comporta oneri di gestione e di manutenzione che sono di gran lunga superiori a quelli previsto per un impianto a circuito chiuso con sonde.
    Inoltre il fatto che nel suo caso la falda sia presente a profondità elevate circa 40 mt rende assolutamente anti economico la gestione di una pompa sommersa che per garantirle la portata minima richiesta assorbe sicurazione almeno 3 Kw h, quindi il risprmio dovuto alla maggior resa della pompa acqua acquae rispetto ad un impianto a sonde verrebbe vanificata dall'assorbimento elettrico della pompa sommersa.
    Per questo motivo se interessato veramente le consiglio il sistema chiuso a sonde anche considerando la quasi assenza di pratiche amministrative e di concessioni rispetto al sistema a pozzo.

    Rispolvero questo post molto interessante, viste le considerazioni di mat_geo e visto che dove costruirò ho la falda del fiume a pochi metri, volevo capire se con un circuito chiuso le sonde orizzontali possono essere posate nell'acqua di falda, se si, garantirebbero scambi migliori rispetto alla posa interrata?... la terra sopra una falda di fiume ha una T superiore rispetto alla terra senza falda nel periodo invernale?...
     
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  4. Eddy1983
     
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    Anch'io sarei interessato ad esperienze pratiche di PDC acqua/acqua...
    Esperienze?
     
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  5. nordico8
     
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    Gli impianti ad acqua fretica su pozzo artesiano sono destinati a scomparire.

    Nelle zone dove ci sono i pozzi artesiani e l'acqua esce da sola in superficie a 1 atm, i consorzi di vario tipo cercano di limitare la portata e di installare dei contabilizzatori di portata. In modo da poter pagare le tasse su quanta acqua esce.
    Ovvero per costringere a passare sotto acquedotto.

    A dicembre 2014 ci sono novità sul geoetermico terra/acqua. Ho visto progetti di sonde realizzate sotto l'abitazione, prima di iniziare a fare le fondamenta, in modo da limitare lo spazio utilizzato.

    Altra cosa che mi lascia perplesso è la scarsa qualità delle tubazioni utilizzate: tubi in polietilene non isolato sui collettori fino alla centrale termica. Così si vanifica il guadagno rispetto ad un sistema aria/acqua.

    Secondo me l'unica situazione in cui ha senso la terra/acqua sono abitazioni costruite in zona climatica F, impianto a bassissima temperatura e involucro sotto i 50 kwh/m^2 anno.

    Non ho poi capito se ci saranno mai delle PDC terra/acqua con compressore azionato da inverter.
     
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19 replies since 17/2/2011, 21:34   14972 views
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