Contabilizzazione del calore

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  1. sono-qui
     
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    Avevo in mente una cosa tipo quel "misuratore" di portata presente nelle caldaie, che di fatto è un interruttore.
    Probabilmente utilizzarlo come misuratore vero e proprio non conviene per il fatto che è necessario un trasduttore di pressione differenziale e il segnale di pressione non è proporzionale alla portata.
    Sicuramente già in commercio esistono dei modelli che sono ottimali per quanto riguarda i costi. Se pensi che nel tuo impianto non ci siano tanti residui che possano occludere i condotti molto stretti che portano alla turbinetta o danneggiarla o influire sulla sua rotazione, ti consiglio di confrontare i costi e decidere in base a questi.

    Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento irisulta facile installare un contatore di calore su ogni appartamento, mettendo il secondo sensore di temperatura sulla mandata o viceversa, in base a come è impostato il misuratore.
    Mentre per la misura della produzione di acqua calda sanitaria dovresti misurare la temperatura dell'acqua fredda e quella della calda e la portata, per cui un sensore lo dovresti comunque mettere a monte della caldaia se vuoi misurare l'energia fornita (quella che ha l'acqua calda uscente dal rubinetto).
    Tieni presente che in questa maniera non conteggerai, a voler essere precisi, tutta l'energia che è necessaria per avere l'acqua calda al rubinetto generandola alla caldaia, non ti risulteranno le dispersioni nelle tubature.
    Direi che, visto che quello della ACS è un circuito aperto, sia sufficiente misurare la portata di acqua, ammesso che la temperatura di mandata impostata nella caldaia sia uguale per tutti e che non venga modificata volutamente.
    La spesa totale sulla caldaia, escludendo le spese per il riscaldamento, verrà quindi suddivisa in base alle quantità di acqua misurate.
     
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9 replies since 31/10/2010, 23:32   979 views
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