La farsa del pro-quota giorno

Informazioni del tutto ingannevoli

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. dotting
     
    .

    User deleted


    La risposta dell'AEEG:
    image
    image

    la mia replica:

    11 marzo 2010

    Sportello per il consumatore di energia,
    Via Guidubaldo Del Monte 72,
    00197 Roma


    Oggetto: Pratica SPCEN/529742792

    In risposta alla mia lettera datata 9 febbraio 2009, a Voi inviata per conoscenza, ho ricevuto da parte di ENEL Servizio Elettrico, la risposta di cui allego copia.
    Mi viene fatto notare da ENEL che le modalità di tariffazione sono regolamentate da specifiche Delibere emesse dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.
    In particolare riguardo l’argomento oggetto della richiesta, concernente il prezzo dell’energia differenziate in base agli “scaglioni di consumo annuo”, mi viene fatto notare l’esistenza della delibera AEEG n. 156/07 Allegato A che all’art. 7.7 riporta:
    7.7 I valori della componente DISPBT differenziati secondo le modalità di cui al comma 7.6 sono indicati nella tabella 3. Gli scaglioni di consumo, espressi in kWh per anno previsti dalla medesima tabella 3 sono applicati con il criterio del pro-quota giorno. Gli scaglioni giornalieri sono ottenuti dividendo per 365 (trecentosessantacinque) i valori che delimitano gli scaglioni stessi e arrotondando il quoziente alla terza cifra decimale secondo il criterio commerciale. Le modalità di calcolo di cui al presente comma sono applicate alle fatture o bollette emesse in seguito alla lettura dei misuratori.
    Ho cercato nel sito dell’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ed in particolare nella sezione riservata a Consumatori – un cenno o una nota sulle modalità di applicazione del criterio pro-quota giorno, senza trovare alcun riferimento.
    Nelle Condizioni economiche per clienti domestici in maggior tutela leggo di Quota energia (€/kWh) da 0 a 1800 kWh/anno con i relativi costi senza alcun cenno al criterio pro-quota giorno.
    Nella Stima della spesa annua alle condizioni economiche dell'Autorità leggo di “Stima della spesa annua escluse le imposte in base alle condizioni economiche dell’Autorità (valori espressi in euro)”, in cui non si fa alcun riferimento e note relative al criterio del pro-quota giorno.
    Una stima per essere tale deve essere basata su dati in ingresso corretti, l’applicazione del criterio del pro-quota giorno la stravolge e la rende del tutto inutilizzabile.
    Quella stima sarebbe attendibile solo ed esclusivamente nel caso di un utente consumatore che nell’arco dell’anno abbia consumi ASSOLUTAMENTE costanti e invariabili durante tutto l’anno.
    Per fare un caso estremo, un utente che prelevi 1800 kWh nei primi due mesi dell’anno (60 giorni) e poi per suoi motivi non usa più energia elettrica, dovrebbe pagare l’energia con la fascia di consumo più bassa, mentre invece con il criterio del pro quota giorno superati i 12,16 kWh giornalieri, quell’utente che ha per 60 giorni una media di 30 kWh al giorno, paga ben 17,86 nella fascia più alta.
    Ho fatto un caso estremo ma ci sono infiniti casi, direi tutti, in cui quella stima è irreale.
    Beninteso non entro ASSOLUTAMENTE nel merito della correttezza del criterio, lamento il fatto che non ci sia un informazione chiara ed esauriente al proposito.
    Basterebbe una nota, un asterisco nelle pagine in cui vengono presentate le condizioni economiche, un rimando insomma in cui si avverta l’utente consumatore:
    Nota Gli scaglioni di consumo, espressi in kWh per anno previsti dalla suddetta tabella sono applicati con il criterio del pro-quota giorno (art. 7.7 Alleg. A Delibera 156/07).
    Soprattutto la stessa nota dovrebbe essere evidenziata a chiare lettere nella cosiddetta Stima della spesa annua alle condizioni economiche dell'Autorità , precisando che la stima si riferisce ad una situazione del tutto ipotetica.
    Due suggerimenti:
    1.- perché non allineate nella stima della spesa annua i consumi annui agli scaglioni di consumo:
    1800 invece di 1200; 2640 in luogo di 2700; 4440 in luogo di 4500; poi 7500 eliminando il valore intermedio di 3500.
    2.- Perché non “invitate” le Società che applicano le tariffe da Voi imposte sul mercato vincolato ad agganciare i periodi di fatturazione al Vostro aggiornamento trimestrale.
    Quattro bollette all’anno, prezzo costante per tutto il periodo di fatturazione, consumi effettivi con quattro letture annue, pro-quota giorno “spalmato” su un periodo di fatturazione più ampio.
    Dareste una grande aiuto all’utente consumatore che spesso si trova di fronte a bollette astruse e incomprensibili.
    In attesa di un cortese cenno di riscontro, mi è gradito porgere

    Distinti Saluti
     
    .
64 replies since 3/3/2010, 18:04   10257 views
  Share  
.