Bioraria e Fotovoltaico

Impianto da 1 kWp

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    Dal 1° gennaio 2010 tutti i clienti di ENEL Servizio Elettrico, la maggior percentuale in Italia, dovevano passare da una tariffa monoraria ad una tariffa bioraria differenziata per fasce di consumo: http://www.enel.it/sportello_online/elettr...riche/biorarie/

    La recente Delibera 112/09 dell'AEEG:
    http://www.autorita.energia.it/112-09arg.pdf
    ha fatto slittare tale obbligo al 1° aprile 2010, data fortemente emblematica!

    La tariffa bioraria risulta conveniente nel momento in cui l'utente non supera il 33% dei consumi totali nella fascia diurna.
    Conveniente significa che fino al 33% verranno applicate le tariffe biorarie previste, oltre l'utente sarà penalizzato con dei correttivi che dipenderanno dalla sua percentuale di sforamento del tetto del 33%.

    Perchè allora bioraria e Fotovoltaico come da titolo?

    Perchè chi ha sperimentato la tariffa bioraria, in quanto possede un contatore che riporta i consumi nelle tre fasce, F1(diurna), F2(serale) e F3(notturna e festiva), ma attenzione al momento F2 e F3 sono considerate equivalenti ai fini fiscali, tanto che gli si da il nome di F23, sa bene quanto sia difficile limitare al 33% i consumi in fascia diurna.

    Il Fotovoltaico, come noto! (una famosa presentatrice TV da poco ha chiesto se il FV produceva di notte e non stava scherzando), produce solo di giorno ed una delle possibilità offerte dall'installazione di un impianto FV è quella dell'autoconsumo.

    In una casa spesso non si fa attenzione a questi consumi nascosti, io li definirei subdoli, di poche decine di watts ( stand-by, alimentatori, caricatori, primari trasformatori, ecc), che normalmente anche se non vi sono utenze particolari attive portano a "segnare" nel vostro contatore elettronico assorbimenti di 100-200 watts.
    In pratica vedere il consumo a zero nel nuovo contatore elettronico è estremamente raro, provare per credere.
    Ora la fascia oraria di punta, la diurna, va dalle 08.00 alle 19.00, quindi sono 11 ore, moltiplicate per 200 watts danno dei consumi di circa 2 kWh.
    Spesso frigorifero e freezer sono sempre attivi, quindi nell'arco delle 11 ore hanno un certo assorbimento, non è tanto, io ho rilevato circa 500 watts per elettrodomestico, ma sono un ulteriore kWh, con una potenza richiesta da ciascuno abbastanza bassa circa 300 watts.
    L'installazione di un impianto FV e l'energia da esso prodotta, ovviamente in presenza di sole, potrebbe consentire con l'autoconsumo di evitare di prelevare dalla rete l'energia in ore diurne di punta, abbassando quindi la percentuale di energia prelevata e aiutando a contenere la stessa al fatidico 33%.

    In considerazione della bassa potenza richiesta da questi carichi "subdoli" o costanti, a mio parere già solo con un impianto da 1 kWp, il minimo per poter accedere al conto energia un utente potrebbe essere facilitato nell'ottemperare al requisito del 33%.

    Sì, rispetto al "classico" impianto da 3 kWp i costi fissi, pratiche varie, sono gli stessi e quindi invece dei "canonici" 18000 euro di un impianto da 3 kWp, si dovranno spendere 7000 euro.
    Però un conto è avere 7000 euro prontamente disponibili, un altro è averne 18000.
    Non prendo neppure in considerazione l'ipotesi di chiedere soldi ad una banca o ad una finanziaria e la chiudo quì.

    Oltretutto con un impianto da 1 kWp se io autoconsumo 300 watts sto autoconsumando il 30%, e immettendo in esubero il 70%; con un impianto da 3 kWp sto autoconsumando il 10% ed immettendo il 90%, con la miseria che pagano quanto immetto è una fregatura.

    Ultima considerazione la taglia da 1 kWp è proprio quella minima imposta dalla Finanziaria 2008 ai fini del rilascio del permesso di costruire:

    289. All'articolo 4 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni, il comma 1-bis è sostituito dal seguente:
    «1-bis. A decorrere dal 1º gennaio 2009, nel regolamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell'intervento.


    Obbligo slittato al 1° gennaio 2010 con il decreto milleproroghe 2009.
     
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19 replies since 3/9/2009, 08:03   3759 views
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