Sequestro di pellets radioattivo in tutta Italia

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  1. dotting
     
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    In tutta Italia sono in corso da parte di 29 questure 60 sequestri presso rivenditori di pellets NaturKraft che è risultato radioattivo ad un controllo eseguito in Valle d'Aosta.
    Le province interessate sono queste:
    Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Forlì Cesena, Frosinone, L'Aquila, La Spezia, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Ravenna, Sassari, Savona, Sondrio, Taranto, Torino, Varese, Vicenza e Viterbo.

    Si parla di 10000 tonnellate pari a 250 bilici ed è stato dato mandato alle prefetture di informare gli utenti che hanno acquistato questa marca di pellets.

    Devono essere anche verificate le stufe che hanno bruciato questo tipo di pellets, perchè se proveniente da partite contaminate, le stufe/caldaie risulterebbero radioattive e devono essere distrutte.

    Il NaturKraft era un pellets certificato Din-Plus ed il pellets era confezionato in sacchi di questo tipo:
    http://www.aostaoggi.it/2009/giugno/13giugno/news14658.htm
     
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    Seguace

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    Considerando l'importanza della notizia, mi sono permesso di copiarla ed incollarla in un altro forum (a te noto) .... spero di non aver "violato" i diritti d'autore ;) !
    Grazie comunque per la notizia,
    dibilino.
     
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  3. dotting
     
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    Proprio per l'importanza della notizia, immagina quelli a cui è avanzato pellets di questa marca!!!, l'ho segnalato in rosso in lavagna già da ieri nel forum famigerato.

    Non riesco a ricordare in quale centro commerciale l'avessi visto in vendita qui a Cagliari.

    Il nome sembrava una garanzia!
     
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    Seguace

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    Questa notizia mi fa pensare ad un paio di cose:

    1) Tutti coloro che saranno costretti a distruggere le proprie stufe, sicuramente chiederanno i danni alla Naturkraft e chissà come andrà a finire ....
    2) La combustione di tutto quel pellet presunto radioattivo che tipo di contaminazione avrà prodotto nell'ambiente??

    E pensare che ci si batte per non ritornare al nucleare :wacko: !
    Un saluto, dibilino.
     
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  5. dotting
     
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    Il cesio 137 che sembra sia il materiale radioattivo contenuto nel pellets NaturKraft è un isotopo del cesio che fonde a 28°C ed evapora a 600°C.
    Quindi il problema del cesio contenuto nel pellets sembra che siano le ceneri e i vapori che si producono in quanto nella combustione forzata del pellets in camera di combustione si superano i 600°C.
    Le ceneri quindi sembrano più pericolose del pellets stesso, mentre non credo che al momento ci sia qualcuno che sta bruciando pellets per riscaldarsi con stufe.
     
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  6. Matteo kun
     
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    Oh il nostro amico Cesio 137 !! :wub:
    Materiale radioattivo scoperto PER CASO, giusto perchè un acquirente si è accorto della combustione anomala. Mi chiedo come sia possibile che non ci sia maggior controllo su QUALSIASI merce che provenga da Lituania, Ucraina e Paesi limitrofi. Quanti areosol radioattivi di pellet ci siamo fatti fino ad ora? Quanti rottami ferrosi contaminati sono stati fusi nelle nostre acciaierie? Quanto grano ed altre materie prime alimentari ci mangeremo quando i Paesi che hanno avuto le pensantissime ricadute dell'incidente di Chernobyl saranno entrati a pieno titolo nella Comunità Europea?
    Oh my God :ph34r:
     
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  7. dotting
     
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    CITAZIONE (Matteo kun @ 14/6/2009, 15:39)
    Quanti rottami ferrosi contaminati sono stati fusi nelle nostre acciaierie?

    Bloccati appena in tempo, sempre cesio 137:
    http://archiviostorico.corriere.it/2008/fe...080201044.shtml
     
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    CITAZIONE (Matteo kun @ 14/6/2009, 15:39)
    Oh il nostro amico Cesio 137 !! :wub:

    Meno male che sono in una botte di ferro coi miei 2 pacchetti al giorno di sigarette con annesso Polonio 210 :laughing1.gif:
    Niente di nuovo comunque: è da almeno 3 anni che se ne parla, ma i Nostri son su altre faccende affaccendati per preoccuparsi di queste facezie!
    DOMANDA: sapete da dove arrivi il legno che brucia la vostra pizzeria di fiducia? :sad2.gif:
     
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  9. Matteo kun
     
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    Ecco il link al sito della Graanul Invest, gruppo che controlla la ditta che produce il pellet denominato NaturKraft:

    http://www.graanulinvest.ee/it/page.php#


    Edited by Matteo kun - 15/6/2009, 23:59
     
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    Se Atene piange, Sparta non ride!

    http://bluradioveneto.it/eventi-news/frode...timento-rifiuti

    http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/....aspx?id=214354

    P.S. forse è meglio che posti anche la smentita degli interessati:
    clikkare e trovare il link della copia cache
     
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  11. Lolio
     
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    Porca vacca, quel pellet c'è l'ho anch'io. Veramente sui sacchetti c'è scritto PelletKraft e non NaturKraft, ma comunque l'immagine stampata è identica e il produttore è lo stesso Graanul Invest.
    L'avevo acquistato in promo al Castorama, penso di aver fatto in tempo a bruciarne pochi sacchetti, il resto è ancora lì (mezzo bancale circa). Devo chiamare i Vigili del Fuoco o chi altri?

    PS: ho chiamato i Vigili del Fuoco, mi hanno detto che mi faranno contattare dalla questura.
     
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  12. dotting
     
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    Devi stare attento alle ceneri prodotte bruciando quel pellets.
    In pratica il cesio 137 contenuto in concentrazioni basse nel pellets quando bruci il pellets una parte rimane nella cenere, l'altra va in fumo.
    Ora però da un sacchetto di 15 kg. di pellets si ottiene un pugnetto di cenere in cui però la concentrazione di pellets è molto elevata.
    Oltretutto il pellets non è volatile la cenere sì e poichè il cesio137 è pericoloso se inalato, occorre stare molto attenti quando si pulisce la stufa dalla cenere.

    Poi se la cenere la si butta in giardino, come faccio io, bisogna stare attenti due volte.

    Per sicurezza ho fatto misurare le ceneri in giardino e sono a posto, anche se non avevo mai bruciato quel tipo di pellet, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.
     
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  13. Lolio
     
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    Ho guardato la fattura, avevo acquistato 30 sacchetti, ne ho ancora 24. La mia stufa in cascina è una pellet-mais. Ora attendo che mi chiamino dalla questura, così hanno detto.
     
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  14. dotting
     
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    15/6 14:53 dotting: Delle due partite sequestrate in provincia di Cagliari a Dolianova e a Cagliari, pare che quella di Dolianova sia contaminata dal Cesio 137 (TG3)
    14/6 20:48 dotting: Al momento sono state trovate partite di pellets contaminato dal Cesio 137 ad Aosta e Sondrio (TG2)
    14/6 7:34 dotting: Speriamo di no, comunque alcune prefetture stanno invitando gli utenti che hanno usato questo pellets a contattare i Vigili del Fuoco e dalle prime verifiche le stufe non risultano radioattive, quindi non tutte le partite di pellets risulterebbero contaminate
    14/6 1:27 biomassoso: sì, forse meglio non dirlo....hai visto mai che ti facciano ANCHE pagare lo smaltimento?
    13/6 23:18 dotting: Le stufe in cui è stato usato questo pellets devono essere distrutte.
    13/6 23:10 dotting: IMPORTANTE PELLETS RADIOATTIVO NATURKRAFT http://www.aostaoggi.it/2009/giugno/13giugno/news14658.htm


    Mi sembra opportuno fare un riepilogo della situazione a distanza di 10 giorni dalla prima segnalazione del problema.
    Dal primo articolo di cui avevo posto il link avevo estrapolato la frase:
    Le stufe in cui è stato usato questo pellets devono essere distrutte.
    Risulta confermato che le stufe dove è stato bruciato pellets contaminato dal Cesio137 non sono state distrutte, ma al momento sono state sigillate e messe sotto sequestro.
    Fortunatamente dai rilievi che sono stati fatti su tutto il terrritorio nazionale, dalle notizie di stampa, pare che si sia trovato il pellets con valori di Cesio137 superiori alla norma solo nella partita arrivata ad Aosta.
    Per conferma diretta, il pellets di Dolianova esaminato nel laboratorio che sta a cinque minuti da casa, possiede una quantità di Cesio 137 nella norma.
    Solo uno degli acquirenti di quel pellets ha segnalato il fatto ai Vigili del Fuoco, ma non è stato in grado di fornire campioni di cenere.
    Non so se la sua stufa è stata controllata e quali siano stati i risultati, ma in tutta Italia i controlli eseguiti sulle stufe che hanno bruciato pellets di quella marca hanno dati esiti rassicuranti.
    Come ho fatto presente comunque una presenza oltre il limite di Cesio137 nel pellets comporta a mio parere una concentrazione elevata di Cesio nelle ceneri, proprio per la riduzione della massa del pellets a fronte della combustione.
    Si legge spesso nei sacchetti del pellets ceneri inferiori all1%, quindi la riduzione della massa è nel rapporto di 1 a 100.
    Posta che la quantità di Cesio presente originariamente nel pellets sia pari a 1, nella cenere in percentuale sulla massa si troverà una concentrazione 100 volte superiore, da qui la sua pericolosità.
    Questo a meno della frazione che viene diffusa in atmosfera ricordando come già detto che il Cesio 137 fonde a 28°C ed evapora a 600°C.
    Il problema è quanto di questo Cesio si è depositato nella stufa e nella canna fumaria, così da renderne pericoloso l'uso.
    Occorrerà attendere i risultati sulle stufe poste sotto sequestro.

    Un'ultima cosa con il Cesio137 non si scherza, l'ho fatto presente tante volte quando da giovane facevo l'istruttore NBC, per 16 lunghi anni.
     
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    Al momento attuale delle migliaia di tonnellate "presunte" contaminate sembra che quelle analizzate, vedi Piemonte ed altre, rientrino nella norma, sempre che qualcuno sapesse quale sia questa norma!
    Del carico di Aosta non si sa nulla se non la contaminazione sicura del sacchetto che ha scatenato il sequestro cautelativo su tutto il territorio nazionale.

    Normativa di riferimento da Arpa Vda:

    D.Lgs. 230/95 mod. D.Lgs. 241/00 art. 104
    “Controllo sulla radioattività ambientale”
    Raccomandazione europea 473/00 Euratom
    “Applicazione dell’art. 36 del Trattato
    Euratom per quanto concerne il controllo
    dei livelli di radioattività ambientale al
    fine di determinare l’esposizione della
    popolazione nel suo insieme”
    Reg. CE 2218/89 Euratom “Livelli massimi di
    radioattività per i prodotti alimentari … a
    seguito di un incidente nucleare”.
    Reg. CE 737/90 Euratom “Condizioni di
    importazione di prodotti agricoli da paesi
    terzi a seguito incidente di Chernobyl”
    alimenti in genere 1000 Bq/kg (Reg. CE 2218/89)
    latte prima infanzia 370 Bq/kg (Reg. CE 737/90)

    Per le castagne e i funghi, in quanto alimenti:
    1250 Bq/kg (Reg. CE 2218/89); 600 Bq/kg per
    importazione da paesi terzi (Reg. CE 737/90).

    Quindi tra i 370 Bq/kg ammessi per il latte di prima infanzia, ed a seguire con 600/1000/1250 Bq/kg per gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole, chi sa quanti siano i Becquerel consentiti nella cenere di una biomassa combusta che ben difficilmente si dovrebbe mangiare?

    MISTERO!....da nessuna parte è indicato!

    Spero di non fare una scorrettezza linkando un altro blog, ma serve a fare chiarezza:

    http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2009/06/p...monte.html#more

    Sulla base dei dati forniti e delle % riscontrate, qualcuno sa quale sia l'eventuale rischio per la persona?....boh...

    Qui ci sono le analisi dei pellet Firestixx, Enerles e Norica messi gentilmente a disposizione da Ricci:

    http://www.riccipietro.it/documenti.cfm

    Da notizie certe di chi vi ha presenziato e che mi ha confermato, in fabbrica non son state riscontrate anomalie nei livelli di radioattività nei capannoni, sui macchinari e sulla linea di pellettazione, quindi qualche timido ma sacrosanto dubbio sulla storia ci sarebbe, oltre al fatto che da nessun'altra parte in Europa abbiano trovato qualcosa su questo pellet....

    ALTRO COMUNICATO ARPA LOMBARDIA:
    Arpa Lombardia, sulla base delle stime radioprotezionistiche realizzate dal “Dipartimento di Milano-Unità Operativa Agenti Fisici” conferma, come già anticipato nei giorni scorsi, la non rilevanza radiologica dei pellet “NATUR KRAFT PREMIUM - diametro 6 mm”. Tale rassicurazione riguarda anche l’uso delle ceneri. La radioattività presente nei pellet e nelle ceneri è molto probabilmente ancora una conseguenza dell’incidente di Chernobyl, come hanno confermato analisi supplementari condotte da altre ARPA. La riduzione della massa, data dall’incenerimento del prodotto, fa conseguentemente registrare una concentrazione di radioattività nelle ceneri maggiore rispetto a quella contenuta nel pellet integro. Per quanto riguarda le richieste da parte dell’utenza di verifica dell’eventuale contaminazione della stufa ove siano stati utilizzati i pellet indagati, ARPA Lombardia, pur ritenendola dal punto di vista della radioprotezione non indispensabile, dà la propria disponibilità presso i Dipartimenti Provinciali a garantire il supporto per eventuali accertamenti analitici, fino a diverse disposizioni da parte degli Organismi competenti.
     
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24 replies since 14/6/2009, 06:46   5218 views
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