Caldaia a triti

collegamento vs puffer

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  1. FRANKkING
     
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    Salve a tutti,ho fatto installare da ottobre una caldaia a triti, una D'alessandro CS 25, 29 kw al focolare 25 nominali.
    questa è stata collegata ad un termoaccumulo da 800 lt con serpentino fisso,questa scelta è stata dettata dalla inesperienza mia "e non solo" per il fatto che avendo già una caldaia a metano volevao tenere quest'ultima lo stesso collegata come "riserva" in caso di bisogno.
    il progetto originale prevedeva di utilizzare la caldaia anche con la legna e per il fatto che il produttore prevede l'uso con questo combustibile solo con impianto a vaso "aperto" c'era la necessità di separare le due caldaie.
    il locale caldaia è situato esternamente a piano terra attaccato alla casa e quindi per arrivare sotto il solaio per il vaso aperto bisognava portare i tubi fino a sopra,"una menata"....
    quindi si è deciso di collegare la caldaia a triti al serpentino con vaso aperto in locale caldaia e quella a metano in diretta nel puffer.
    dopo questa "breve" descrizione (l'ho fatta per far capire la motivazione delle scelte fatte) vado al punto del quesito..

    dopo quattro mesi di utilizzo ho deciso di "non" utilizzare la legna in sudetta caldaia,ho un camino ventilato,quella che ho se ho voglia la brucio con questo,quindi il vincolo del vaso aperto decade,
    vorrei cambiare i collegamenti verso il puffer in quanto mi sono reso conto che la caldaia collegata al serpentino non viene sfruttata fino in fondo,vorrei collegarla in diretta ed eliminare il metano come riscaldamento,lasciarlo solo per acs com'è ora.
    Siccome il termoaccumulo viene usato solo per riscaldamento ho pensato ad un modo per usare anche il serpentino per poterlo scaldare completamente " dalla testa ai piedi".
    ho fatto un disegnino per rendere meglio l'idea di quello che vorrei fare,vorei sapere da voi se è fattibile la cosa..per utilizzarlo al meglio visto che ormai ce l'ho.
    un'altra cosa, dalla mandata che parte dal puffer verso i radiatori c'è una valvola miscelatrice comandata da un termoregolatore con sonda sulla mandata e sonda esterna.
    pensavo anche di cambiare il termostato a contatto che c'è sul puffer(questo chiede riscaldamento alla caldaia dopo l'abbassamento di 2/3 gradi,volevo sapere se c'è in commercio un qualcosa che scatti quando la temperatura del puffer si abbassa di 10 gradi così lo posso caricare per ipotesi a 75 e far partire la caldaia a 65 aumentando l'autonomia.


    http://yfrog.com/78immaginecaldaiap

    come potete vedere nel disegno ho messo delle saracinesche nelle due entrate e nelle due uscite per via del fatto che il produttore del puffer raccomanda quando il puffer è vuoto di riempire prima il serpentino e poi l'accumulo per evitare lo schiacciamento del serpentino.
    per svuotarlo bisogna prima svuotare l'accumulo e poi il serpentino,altre soluzioni non mi sono venute in mente.

    P.S. ma il puffer è veramente utile con caldaia a triti o pellet?

    a parte l'evitare di montare la valvola anticondensa ed il benessere che c'è quando parte il riscaldamento,"l'acqua è già calda e quindi i radiatori si scaldano subito" inizio a pensare che se non si utilizza legna e la caldaia modula quella del puffer è una spesa che si può "evitare".

    ringrazio tutti quelli che interverranno nella discussione.

    :bye1.gif: Franco
     
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  2. dotting
     
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    La soluzione adottata finora con la caldaia a metano e l'eventuale uso di legna non fa una grinza.

    Nel momento in cui "decidi" di non utilizzare la legna e di impiegare la caldaia a metano solo per l'ACS ti converrebbe fare quanto segue:
    1.- riutilizzi il vaso di espansione chiuso di cui è dotata la caldaia CS 25;
    2.- colleghi la caldaia direttamente all'impianto a radiatori serviti sempre dalla valvola miscelatrice;
    3.- a monte della valvola miscelatrice metti una T e sulla T metti una servovalvola normalmente chiusa che va ad alimentare la serpentina posta nel puffer;
    4.- sul ramo prima della T metti un termostato a contatto a ghiera regolabile che imposti a circa 65°C;
    5.- il ritorno dell'impianto a radiatori e dal serpentino del puffer li unisci con un T e rientri in caldaia.

    Valvola anticondensa: a mio parere se bruci pellets non serve se bruci triti più umidi tipo pellets di sansa o nocciolino non lavato sì.

    Il puffer in questo modo svolge la funzione di scarico termico e di sicurezza, ti preriscalda in pratica l'acqua ivi contenuta che poi va alla sezione ACS della caldaia.
    Pufferino delle dimensioni massime di 100/150 litri.
     
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  3. FRANKkING
     
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    Forse non ho spiegato bene un particolare.la caldaia a metano é si collegata al puffer ma solo per un'eventuale uso per riscaldamento,la stessa é collegata direttamente alla mandata acs della casa senza passare dal puffer,quindi per acs sono a posto senza biomassa.
    Un'altra cosa,la cs 25 non ha il suo vaso chiuso,in questo momento il suo vaso é aperto,l'impianto del puffer e dei radiatori,unico impianto ha un vaso chiuso da 100 lt.

    Dotting la soluzione da te consigliata é senz'altro ottimale se si monta la caldaia in diretta all'impianto senza puffer e si vuole anche fare l'ACS,ormai il puffer ce l'ho e gli voglio tirare il "collo".quando parlo di mettere la triti in diretta,intendo direttamente nel puffer facendo un impianto unico con i radiatori a vaso chiuso,chiaramente staccando quella a metano dal puffer e utilizzarlo solo per acs così come la sto utilizzando fino ad ora.
    Un domani che il puffer si buca(perché prima o poi si bucherà) allora potrò pensare di attaccare direttamente la caldaia a triti ai radiatori e pensare anche all'acs con boiler piccolino come hai detto tu.
    Ritornado al mio quesito che problemi ci possono essere a fare il collegamento come da mio disegno secondo te?
    Ciao e grazie dell'intervento.
     
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  4. tommy0
     
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    [QUOTE=FRANKkING,21/1/2010, 15:36]
    Salve a tutti,ho fatto installare da ottobre una caldaia a triti, una D'alessandro CS 25, 29 kw al focolare 25 nominali.
    questa è stata collegata ad un termoaccumulo da 800 lt con serpentino fisso,questa scelta è stata dettata dalla inesperienza mia "e non solo" per il fatto che avendo già una caldaia a metano volevao tenere quest'ultima lo stesso collegata come "riserva" in caso di bisogno.

    Fermo restando che il puffer in un impianto alimentato a triti è solo uno spreco di denaro, detto questo visto che già c’è l’hai e lo vuoi utilizzare non vedo il motivo perché tu debba rinunciare alla caldaia a gas, mi spiego, va bene il disegno che hai fatto io con quel sistema riscaldo 3 scaldabagni termici messi in serie,che mi fanno hanno da valvola anticondensa, devi solo chiudere a metà la saracinesca della mandata al serpentino altrimenti hai meno acqua ai termo.Tu devi collegare come hai detto la caldaia a triti diretta al puffer e dal puffer all’impianto fino qui ci siamo classico collegamento con puffer adesso perché rinunciare alla caldaia a gas che in caso di emergenza ti può servire?il collegamento è semplice ed economico e dal momento che devi separare gli impianti per la somma potenze basta collegare uno scambiatore a piastre alla caldaia, dallo scambiatore ti colleghi alla mandata ed al ritorno ai tubi che dal puffer vanno all’impianto devi mettere un circolatore, subito dopo una valvola di non ritorno sulla mandata che dallo scambiatore si va a collegare ai tubi del puffer ,ed una valvola di non ritorno sulla mandata che dal puffer va ai termosifoni in questo modo non rinunci al gas che è sempre utile in caso di emergenza è un controsenso collegare una caldaia a gas al puffer quando può essere collegata direttamente all’impianto ancora non si è capito che il puffer serve solo ed esclusivamente per le caldaie a legna ma che vanno solo a legna se non sono stato chiaro chiedi pure ciao
     
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3 replies since 21/1/2010, 15:36   1016 views
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