Nodo marciapiede cappotto casa in legno

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    Ciao a tutti sono nuovo sul forum,
    sto costruendo una casa in legno a telaio e sto incontrando diverse difficoltà, soprattutto legate alle competenze e professioanlità dei miei tecnici.
    Il DL che mi ritrovo (purtroppo!) ha realizzato il marciapiede in continuità con la fondazione. In aggiunta per non farci mancare niente non ha impermeabilizzato e isolato correttamente la fondazione sotto il marciapiede. In pratica è stata posata solo una guaina bugnata che separa la terra dal cmento armato.
    Dopo diverse discussioni si procederà a rifare il lavoro con spese a suo carico (almeno da questo punto di vista è stato onesto e ha riconosciuto l'errore).
    Ora mi trovo a dover demolire il marciapiede per rifare (o meglio fare) correttamente l'impermeabilizzazione/isolamento della fondazione contro terra.
    Dopo di che dovrò far rifare il marciapiede, questa volta staccato dalla fondazione.
    Mi chiedo quale sia la soluzione più corretta per realizzare ed eventualmente ancorare il marciapiede:
    - l'impresa mi propone di forare "saltuariamente" l'isolante con il trapano e infilare dei ferri passanti ancorati con il chimico alla fondazione. E su questi ancorare poi il marciapiede
    - staccare completamente il marciapiede senza nessuna interconnessione con la fondazione (libero di muoversi)

    IHo visto sul web si trovano marciapiedi addossati all'isolante del cappotto con anche il battiscopa in piastrella ed altri invece che sono separati dall'isonate con ghiaia/ciottoli.
    Per entrambi i casi come la mettiamo con gli assestamenti del terreno e l'impermeabilizzazione cappotto/marciapiede? Se prendiamo in esame la prima casistica (marciapiede ancorato con ferri) qualora dovesse assestarsi il terreno e cedere il marciapiede anche il Mapelastic di collegamento marciapiede-cappoto potrebbe danneggiarsi

    Grazie mille in anticipo per le risposte
     
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    A mio parere, vedo meglio una soluzione dove il marciapiede è scollegato, potrai così provvedere ad una ideale impermeabilizzazione del punto dove la parete scende nel terreno (normalmente si usa una separazione con ghiaia abbastanza ampia).

    Pensare di fermare movimenti del marciapiede con semplici ancoraggi puntuali non lo vedo bene, meglio gestire in autonomia tutta la parte di marciapiede che se correttamente dimensionata e preparata (sempre che non ci saranno sotto radici o piante vicine) non dovrebbe muoversi nel tempo.

    Comunque era un nodo da progettare con dovuto anticipo, quindi a parte il dl, mi chiedo al solito dove sia finito il progettista
     
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    Io ho fatto la parete interrata dritta in continuità con il cappotto (il filo cappotto esterno è leggermente più sporgente del cappotto interrato). Poi ho messo dei plintini tutto intorno a casa (blocchi di cemento 20x50). Il terreno all'interno del perimetro del marciapiede è fatto di sabbione riciclato in modo tale da non avere ristagni di acqua. Sui plinti ho appoggiato un'orditura in legno su cui ho fissato i listoni in larice. Orditura trattata con 2 mani di gasolio+olio motore esausto, listoni con gasolio e olio di lino. Così d'estate ci puoi passeggiare senza ustionarti i piedi (e di sera non hai una batteria scaldante). Questo sul davanti di casa. Intorno a casa il marciapiede è formato da un cordolo in cemento distante un metro dalla facciata e ghiaia nel mezzo (con telo pacciamante sotto per evitare erbacce). In questo modo si assesta e non te ne accorgi, drena, se piove ci passi senza sporcarti i piedi e non devi neppure spazzarlo. In fondo a cosa serve il marciapiede che ci ostiniamo a mettere?
     
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    Carissimi,

    Pure io mi sto trascinando sto problema da ormai 4 anni, con relativo assestamento terreno di riporto (continuità tra cappotto fuori-terra e cappotto interrato)

    E nel frattempo convivo con circa 1 m perimetrale di ghiaia mista 16/32..., confinata lateralmente da assi da armatura ormai in stato su marcescenza... con conseguente inquinamento della terra da giardino verso la parte ghiaia.

    Sono certo di non volermi addossare alla parete di casa, proprio perché l'assestamento non sarà mai definitivo, e sono certo vi saranno sempre movimenti.

    Tra le varie soluzioni mi starei orientando per marciapiede in calcestruzzo drenante, mantenendo 15 cm di ghiaia perimetrale, ad eccezione dei passaggi (ingresso e porta finestra sul retro). Cordolo di contenimento getto sia esterno che interno con angolare in acciaio Cort-en da 20/10.

    Tutti ne parlano un gran bene, io ho visto alcune pose e normalmente viene utilizzato per piste ciclabili e/o aree urbane di sgombero, che prima sarebbero state pavimentate con autobloccanti e/o asfalto.

    Anche l'idea di @crllsn1 di fare decking sopraelevato nella zona piu' usata + ingresso e lasciare camminamento a ghiaia (ovviamente con cordolatura in pietra o cemento) per il giro intorno alla casa è perlomeno da considerare... muble muble.

    @crllsn1 : potresti postare qualche foto della soluzione finita ? Grazie !

    Voi che ne dite ?

    Edited by ff74 - 8/8/2023, 23:19
     
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    Ho un conoscente che molti anni fa si è fatto gettare il marciapiede dopo aver piantato ferri ogni mezzo metro circa, lungo il perimetro dell'edificio.

    Il terreno è poi calato, ma il marciapiede è rimasto su.

    Io ho invece tutti i marciapiedi ceduti nel terreno, onestamente invidio il mio conoscente ma presumo che ci possano essere problematiche riguardanti la foratura di guaine? Oppure i fori si possono considerare irrilevanti, nel sistema guaina?
     
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    Allego una foto (non era tutto finito, ma rende l'idea)
    Il vantaggio è che se proprio qualcosa cede, puoi smontare qualche asse, smadonnare un po' e rilivellare
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    Alcune domande:

    - I plinti da 20x50 li hai posati a secco e in corrispondenza del perimetro esterno del marciapiede ?
    - Mi parrebbe un po' critico il bordo costituito dalle tavole in larice con il giardino. Si tratta di larice trattato / biolarice ?
    - Infine carino l'ombreggiante verticale sulla parte più ampia del terrazzo esterno (e solo estetico o in effetti ombreggia davvero ?)
     
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    Per i plinti ho fatto una fila continua addossata al perimetro della casa ed una fila sul perimetro esterno, poi ne ho messi altri in mezzo in modo che la luce dei travetti non fosse mai più di 50cm. Sono tutti posati a secco in sabbione riciclato (che contenendo sempre un po' di cemento, tende a compattarsi molto)
    Il bordo del tavolato è circa 10-15 cm più alto del terreno, quindi non crea problemi. Il larice è normalissimo larice che ho trattato con gasolio+olio di lino.
    L'ombreggiante verticale è solo estetico, ma lo sfrutterò per mettere un telo per ombreggiare quella zona d'estate
     
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7 replies since 21/6/2023, 10:49   288 views
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