collegamento stufa pellet con caldaia gpl

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  1. Elola
     
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    Ciao a tutti avrei intenzione di acquistare una termostufa a pellet di 18KW da collegare in parallelo ad una caldaia a gpl già esistente, la stufa possiede: valvola di sicurezza, circolatore per impianto e vaso espansione chiuso (quest'ultimo a protezione della sola stufa). Ho buttato giù uno schemino di come secondo me potrebbe andare collegato il tutto senza usare uno scambiatore a piastre (fortemente consigliato da tutti, ma aimè praticamente impossibile da mettere per mancanza di spazio), potrebbe funzionare lo stesso considerando che il vaso di espansione presente in caldaia svolgerebbe il suo compito anche quando è in funzione la stufa (sul ritorno non metto nessuna valvola di ritegno) cosa rischio?

    image

    Grazie a tutti per l'attenzione

    Ciao.

    Edited by Elola - 17/12/2008, 00:04
    Attached Image
    schema_allacciamento_caldaie_in_parallelo_con_valv_misc.JPG

     
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  2. dotting
     
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    Forse c'è un equivoco uno scambiatore a piastre è molto piccolo.
    Questo da 40 elementi con 72 kW di potenza di scambio è 19x7,5x9 cm.
    http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=015

    A te basterebbe un 20 elementi ma le dimensioni non cambiano di molto.

    Tieni conto che nel tuo schema i due fluidi termovettori entrerebbero a contatto e si passerebbe da "impianto termico" a "centrale termica", come ho spiegato in questa discussione:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=19889110

    OT un consiglio riduci le dimensioni degli schemi in larghezza a max 800 e non 1212 ( si legge bene anche a 606 la metà) come ora, la discussione diventa più leggibile.

    Edited by dotting - 14/12/2008, 08:52
     
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  3. Elola
     
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    CITAZIONE (dotting @ 14/12/2008, 08:34)
    Forse c'è un equivoco uno scambiatore a piastre è molto piccolo.
    Questo da 40 elementi con 72 kW di potenza di scambio è 19x7,5x9 cm.
    http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=015

    Credevo che lo scambiatore di calore fosse un separatore idraulico di tipo "a barilotto", questo è molto più contenuto, grazie per la delucidazione...
    CITAZIONE
    A te basterebbe un 20 elementi ma le dimensioni non cambiano di molto.

    Se ne mettessi uno da 40 credi ci sarebbe qualche scompenso?
    CITAZIONE
    Tieni conto che nel tuo schema i due fluidi termovettori entrerebbero a contatto e si passerebbe da "impianto termico" a "centrale termica", come ho spiegato in questa discussione:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=19889110

    Ok, mettiamo che io faccia l'ignorante e colleghi cldaia a gas e termostufa insieme come nel mio schema, potrei correre dei rischi a livello tecnico? Se si, quali?
    CITAZIONE
    OT un consiglio riduci le dimensioni degli schemi in larghezza a max 800 e non 1212 ( si legge bene anche a 606 la metà) come ora, la discussione diventa più leggibile.

    Si scusami, ero preso nello scrivere e non mi sono accorto della mostruosa grandezza delle immagini...

    Ciao e grazie.
     
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  4. dotting
     
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    Lo scompenso è solo nel portafoglio, comunque per quanto costano la differenza di prezzo è esigua.
    Caldaia e stufa hanno entrambe un circolatore, farli lavorare in parallelo sullo stesso circuito non è il massimo sopratutto per l'equilibrio delle portate di ritorno.
    Questo dal punto di vista tecnico, se poi succede qualcosa sono dolori perchè l'impianto è fuorilegge.
     
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  5. Elola
     
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    Grazie ancora per l'attenzione, mi sono convinto, opto per lo scambiatore :rolleyes: , solo non mi sono chiare alcune cose: se lo scambiatore ha 4 attacchi, 2 entrate e 2 uscite come collego andata/ritorno della stufa, andata/ritorno della caldaia e andata/ritorno dell'impianto? Inoltre ci vuole un circolatore aggiuntivo? Il vaso d'espansione della stufa lo collego sulla mandata della stufa stessa?


    Ciao.
     
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  6. dotting
     
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    Devi inserire lo scambiatore secondo lo schema già linkato e che ripropongo:
    image

    Considerazione a carattere generale, valida per chi dispone di un impianto a termosifoni o anche a ventilconvettori o radiante, ma sopratutto servito da una caldaia a gas dotata di un proprio circolatore, il numero 6 a destra: l'impianto tipo è quello disegnato a destra dello schema.
    Per inserire il generatore a biomassa che DEVE essere dotato di un suo circolatore, sempre il 6 a sinistra dello schema, è sufficiente "aprire" il circuito di ritorno del riscaldamento ed inserirvi lo scambiatore di calore.

    In pratica lo scambiatore di calore viene visto come un elemento scaldante, attivo quindi generatore di calore, solo quando la termostufa/termocamino/caldaia è acceso.
    Se il generatore di calore è attivo e produce abbastanza energia termica da far rientrare in caldaia acqua a temperatura abbastanza elevata la caldaia rimarrà spenta.
    Nel momento in cui spegnete la termostufa la caldaia produrrà tutto il calore richiesto dal sistema di emissione, l'unico svantaggio è che manterrà in temperatura anche lo scambiatore, non essendovi circolazione una volta raggiunta la temperatura di mandata non verrà più ceduta energia termica allo scambiatore.
    Non essendo particolarmente brutto, lo scambiatore potrebbe essere posizionato a vista come un ulteriore elemento scaldante.
    Potreste sorprendere gli amici.
    Se pensate di utilizzare solo saltuariamente il generatore a biomasse conviene prevedere un by-pass dello scambiatore.
     
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  7. Elola
     
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    Ciao, ora è tutto un po più chiaro, grazie sei stato molto paziente :D mi rimane solo il dilemma del vaso di espansione, gli opuscoli della termostufa (dove sono rappresentati alcuni esempi di impianti, tranne che ovviamente il mio caso <_< ) fanno vedere suddetto vaso montato sulla mandata, è corretto? Come faccio a dimensionare il vaso da istallare? Con lo scambiatore di calore la quantità d'acqua che circola nella termostufa sarebbe veramente poca perchè le tubazioni termostufa/scambiatore sarebbero non più lunghe di un metro, di quanti litri potrebbe essere sufficiente il vaso?

    Allego schemino modificato in base al tuo schema di istallazione con il termocamino:

    image
     
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  8. dotting
     
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    Solitamente le termostufe sono corredate di vaso d'espansione.
    Considerando la capacità veramente esigua dell'impianto a te servirebbe un vasetto.
    Scherzi a parte, se la termostufa non fosse già dotata prendi il più piccolo che riesci a trovare in commercio.
    Ricordati però di chiedere per acqua calda.
     
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  9. Elola
     
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    CITAZIONE (dotting @ 17/12/2008, 18:37)
    Solitamente le termostufe sono corredate di vaso d'espansione.
    Considerando la capacità veramente esigua dell'impianto a te servirebbe un vasetto.
    Scherzi a parte, se la termostufa non fosse già dotata prendi il più piccolo che riesci a trovare in commercio.
    Ricordati però di chiedere per acqua calda.

    La termostufa in questione possiede già un vasetto :D di espansione chiuso di 2.5 lt però è collegato insieme alla valvola di sicurezza ed al rubinetto di riempimento e non alla mandata o al ritorno, quindi suppongo protegga solamente il circuito interno della stufa, dovrò applicarne uno all'esterno di questa prima dello scambiatore, non sarà una bella cosa da vedersi perchè la stufa mi rimane dentro casa e dove c'è la caldaia non c'è assolutamente posto...non c'è un'alternativa al vaso chiuso che occupi meno spazio eh?

    Un'altra cosa, poi smetto lo giuro :notworthy.gif: come posso collegare il circolatore che andrò a mettere dopo lo scambiatore in modo che si accenda automaticamente quando parte la stufa?

    Ciao.
     
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  10. dotting
     
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    Non esiste una termostufa al mondo che abbia un "circuito interno".
    Quel circuito serve per collegare per l'appunto un circuito esterno, quindi non serve un ulteriore vaso.
    Il 99% delle termostufe sono dotate di proprio circolatore, che deve essere gestito dalla logica di controllo del processore presente nella termostufa, quindi non ne serve uno esterno, c'è già.

    Il problema che mi sono dimenticato di rappresentare è che molte caldaie a gas quando la caldaia è spenta non lasciano in funzione il circolatore, alcune per questa funzionalità hanno una funzione chiamata "mantenimento" che lascia in funzione il circolatore anche quando la caldaia è spenta.
    Se così non fosse lì si che bisognerebbe inserire o meglio "spostare" o meglio "alimentare" il circolatore a 220 V. della caldaia pilotandolo da un comando esterno.
     
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  11. Elola
     
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    CITAZIONE (dotting @ 19/12/2008, 07:53)
    Non esiste una termostufa al mondo che abbia un "circuito interno".
    Quel circuito serve per collegare per l'appunto un circuito esterno, quindi non serve un ulteriore vaso.
    Il 99% delle termostufe sono dotate di proprio circolatore, che deve essere gestito dalla logica di controllo del processore presente nella termostufa, quindi non ne serve uno esterno, c'è già.

    Ciao, sul manuale d'istruzioni (a proposito, nel frattempo è arrivata sta tanto agoniata termostufa <_< ) c'è scritto: "vaso di espansione 2,5 lt a protezione della sola caldaia" forse l'ho interpretato male io, ma se guardo un'esempio di istallazione mi viene riportata la stufa con gli attacchi ed un vaso di espansione chiuso (a protezione dell'impianto) posto sulla mandata a circa 1m dalla stufa

    ...ho fatto una foto:

    image

    Ehmm ho provato a mettere in trasparenza, con delle linee rosse più marcate, le tubazioni di mandata e ritorno...avevo già detto di essere una frana come disegnatore? :crybaby.gif:
    Come si può forse capire la pompa è montata sul ritorno e collegata alla caldaia con un bocchettone, la mandata è dalla parte opposta sulla caldaia ed esce dalla stufa in asse con il ritorno, il vasetto di espansione è attaccato direttamente alla caldaia e sulla stessa tubazione vi è presente la valvola di sicurezza ed il rubinetto di carico per l'impianto, allego altra foto dove forse si capisce meglio:

    image

    Quindi, da come dici, se metto lo scambiatore ad una distanza di circa 1m dall'uscita degli attacchi non avrei bisogno di un ulteriore vaso? Che bella notizia se fosse così :rotflmao.gif:

    CITAZIONE
    Il problema che mi sono dimenticato di rappresentare è che molte caldaie a gas quando la caldaia è spenta non lasciano in funzione il circolatore, alcune per questa funzionalità hanno una funzione chiamata "mantenimento" che lascia in funzione il circolatore anche quando la caldaia è spenta.
    Se così non fosse lì si che bisognerebbe inserire o meglio "spostare" o meglio "alimentare" il circolatore a 220 V. della caldaia pilotandolo da un comando esterno.

    Ummm , ma scusa se la mia caldaia la lascio in posizione "inverno" e gli faccio arrivare acqua calda dallo scambiatore che andrò ad istallare non è come se gli arrivasse acqua calda dallo scambiatore del bruciatore della stessa caldaia? Accenderebbe e spegnerebbe allo stesso modo la pompa per far circolare l'acqua...
    Forse qui mi sono incartato...
    Se dovessi agire sul circolatore della caldaia che sicuramente non ha questa funzione di "mantenimento" come potrei procedere??
    Qui la cosa si sta facendo un tantino complicata :huh:
     
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  12. dotting
     
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    Confermo: non ti serve un'altro vaso di espansione, il vasetto va più che bene, il contenuto del circuito dell'acqua che si deve "espandere" è irrisorio, ovvero ridicolo, ovvero minimale.
    Più difficile il discorso del circolatore della caldaia, devi chiedere a chi ha fornito la stessa o a chi ti fa la manutenzione.
    Come ti ho già detto se non fosse possibile modificare la logica di controllo del circolatore interno alla caldaia, devi mettere un circolatore esterno costo circa 100 euro + vaso di espansione ( qui si che serve grandetto, ma dovresti averlo già) saracinesche varie e installazione.
    Non pensare di fare da te, rivolgiti ad un installatore.
     
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  13. Elola
     
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    CITAZIONE (dotting @ 20/12/2008, 07:42)
    Confermo: non ti serve un'altro vaso di espansione, il vasetto va più che bene, il contenuto del circuito dell'acqua che si deve "espandere" è irrisorio, ovvero ridicolo, ovvero minimale.
    Più difficile il discorso del circolatore della caldaia, devi chiedere a chi ha fornito la stessa o a chi ti fa la manutenzione.
    Come ti ho già detto se non fosse possibile modificare la logica di controllo del circolatore interno alla caldaia, devi mettere un circolatore esterno costo circa 100 euro + vaso di espansione ( qui si che serve grandetto, ma dovresti averlo già) saracinesche varie e installazione.
    Non pensare di fare da te, rivolgiti ad un installatore.

    OK, ultima possibilità, poi mi arrendo e chiamo un tecnico (speriamo di trovarne uno serio visto che quello che avevo sentito tempo fa mia vrebbe collegato la stufa in parallelo alla caldaia senza scambiatore...), se escludo fisicamente la caldaia con 2 valvole a sfera applicate una sull'andata ed una sul ritorno? Metto un vaso d'espansione che protegga l'impianto sulla mandata della stufa e lascio il circolatore della stufa che dovrebbe essere sufficiente a far circolare l'acqua per un appartamento di 2 piani su 130mq totali...
    schemino:
    image

    Dimmi che può andar bene :notworthy.gif:

    Ciao.
     
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12 replies since 14/12/2008, 01:39   39881 views
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