CercaEnergia

Posts written by any_energy

  1. .
    Pericolosa, lo so.
    Non va nelle auto e dove ci sono mani che non sono preparate.
    La vieterei proprio. Vi immaginate ad un tizio qualunque che viene a chiedere
    i danni per essere stato a contatto con l'ammoniaca(parlo di quella anidra,
    non di quella diluita che si usa per pulire)? Avrebbe anche ragione. Mica siamo
    tutti esperti di chimica, e bravi pure!!!

    Parlo di ammoniaca da usare nell'industria, in grandi quantità, ad esempio per
    fare il cemento con l'idrogeno. Non certo per le auto e via dicendo. Nell'industria ci sarebbe
    chi è preparato.
    Si potrebbe già usare con quella proveniente dal carbone.
    L'idrogeno prodotto che ne deriva, considerando un costo dell'ammoniaca di 377 $ per tonnellata, costa
    circa 3 $ per kg(125e3 kj), che equivalgono energeticamente a circa 3 kg di benzina. Sto parlando dei prezzi
    che ci sono negli Usa, non in Cina... Siamo quindi all'equivalente di 1 $ per kg di benzina e con rendimenti superiori
    avendo una combustione migliore e pulita...(non si sporcano...i materiali)
    Questo è circa il prezzo del gas prima della guerra in Ucraina. I costi di produzione sono bassi, in barba ai processi chimici
    di produzione dell'ammoniaca che di solito consideriamo costosi.


    Potremmo anche arrivare a produrre ammoniaca con l'idrogeno proveniente dall'energia solare/eolica/ direttamente...ed
    in modo economico...
    Voi che ne pensate?
  2. .
    Non vi dice niente?
    Si tratta di un semplice esercizio di chimica.
    Il dato dell'entalpia di fusione del sale è di circa 30 kj/mol(Fondamenti di chimica - Silvestroni),
    che equivale a circa 300 kwh/m3. Si arriva con semplici calcoli.
    Su wikipedia il dato è a circa 25 kj/mol, che equivale a circa 250 kwh/m3.
    Praticamente, semplificando, si calcola moltiplicando per dieci approssimativamente.
    Non ancora vi dice niente?
    Provate a fonderlo con l'energia solare attraverso una lente di Fresnel. Possibilissimo.
    Online c'è chi fonde l'acciaio con il sole usando una lente di Fresnel recuperata da un vecchio televisione(quelli che ce l'hanno).
    Una volta fuso potremmo usare il sale per cucinare o produrre energia elettrica senza che debba essere per forza giorno con il cielo sereno. Prima che il sale risolidifichi possiamo prelevare
    300 kwh di energia termica per ogni m3 di sale fuso.
    Penso che con una lente di Fresnel da 1 mq, ad es., si possa fondere 10 dm3 di sale in un giorno. Infatti 300 kwh/100 = 3 kwh ammesso
    che il sale sia già alla Tfus.
    Per fonderne un m3 ce ne vuole.
    In pratica avremmo conservato l'energia solare attraverso il calore di fusione. Per fondere il sale potremmo usare ogni tipo di energia rinnovabile, come ad esempio l'energia prodotta dalle onde del mare. In Italia non è poca, ed è concentrata.
    Parlo d'Italia, e perché non dovrei visto che il gas russo è dei russi, e se non segui la loro storiella rimani senza gas. Si parla della Russia ma potremmo parlare anche dei paesi arabi... Insomma il gas che non abbiamo non è nostro, così come tutte le altre fonti.
    L'Italia è ricca di forza prodotta dal vento e dal mare, e siamo poveri di fonti fossili. Ci conviene insomma, a prescindere dall'essere ambientalista o meno.
    Il sale è un prodotto economico. Se in un anno fondessi 10 volte 1 m3 di sale potrei immagazzinare 3 mila kwh di energia termica, da cui produrre mille kwh di energia elettrica(potenzialmente). Ad 1 centesimo di euro il costo dell'energia elettrica verrebbe 10 euro, in 10 anni circa 100 euro. Quindi il costo del sale non supera nemmeno il centesimo di euro per kwh!!!!!!!!!
    Si tratta di un energia 'gratis' e rinnovabile da sfruttare in modo economico...
  3. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 20/5/2022, 14:57) 
    Stai scherzando vero?
    Una macchina a vapore?!?! che brucia carbone o legna? hai presente il livello di inquinamento e la bassissima % di resa?

    La risposta più sensata e propositiva è lascia perdere su tutta la linea.
    Si sta cercando di andare vero emissioni zero e basso impatto ambientale, con ovviamente resa più possibile vicino al 100% e tiriamo in ballo il trattore a vapore?!?!?! dai..

    Il rendimento delle ultime locomotive a vapore, con pressione di lavoro intorno ai 60 bar, raggiungeva il 27% se il vapore veniva condensato
    recuperando energia, 21% senza recupero. L'ing. argentino Livio Dante Porta, dal nome italiano.... fece grandi cose al tramonto delle locomotive a vapore. Per quei trattori d'epoca penso che il rendimento sia intorno al 10% come le prime locomotive perché penso che la pressione
    di lavoro sia bassa. Mi pare di aver sentito in qualche video online che si parlava di circa 8 bar. Ma non ci metterei la mano sul fuoco come Muzio
    Scevola. In questo link si parla di rendimento delle locomotive a vapore: www.yumpu.com/en/document/read/460...cve-steam-power

    Evoluzione del rendimento: 10%(1°generazione) ---> 14%(2°g.) ---> 21%(3*g. 27% con la condensazione del vapore)

    Oggi si potrebbe fare di meglio con il pellet: accensione automatica e miglior rendimento. C'è da considerare inoltre che un ettaro a grano
    produce da 25(2.5 kg sono energeticamente equivalenti a circa 1 litro di diesel) a 50 quintali di paglia secca, da trasformare interamente in pellet. Almeno nel Sud il grano duro lo tagliano a Giugno, con la paglia
    secchissima, che brucia in un lampo... Nel Nord, con il taglio ad ottobre per il grano tenero non ne so molto. La paglia dovrebbe essere meno secca, ma ne producono di più. Stessa cosa per la paglia di riso, che è tra l'altro da evitare per alimentare gli animali. L'unico difetto del pellet prodotto dalla paglia dei cereali è il basso punto di fusione, ma ci stanno lavorando aggiungendo degli additivi economici alla paglia nell'ordine di qualche percentuale.

    CITAZIONE (maurizio spezzati @ 20/5/2022, 17:25) 
    Se proprio vuoi una risposta propositiva, io preferirei i buoi :D

    Non vede il rendimento del lavoro, che si traduce in ricchezza.
    Si vede che non ha studiato economia...(per modo di dire)
    Un autista di un trattore fa il lavoro di tanti uomini, mentre con i buoi il rendimento
    cala vistosamente.
  4. .
    I residui agricoli comunque vengono bruciati. I sarmenti della vite ad esempio, tutti.
    Con il pellet di paglia invece fanno la lettiera per gli animali, che brucia anche quella
    quando viene decomposta. Anche noi bruciamo cibo. Inspiriamo ossigeno ed espiriamo
    CO2 producendo la nostra temperatura corporea. Poi quando muori ti raffreddi!
  5. .
    Un auto plug-in ha il motore termico. Viaggia lo stesso,
    ma se le batterie divenissero economiche si potrebbero cambiarle.
    Si potrebbe perfino mettere il kit per il bioetanolo(meno di 500 euro,
    possibile con il fai da te) qualora il governo si decidesse a impiantare distributori
    di bioetanolo. In Francia sono pieni di distributori di bioetanolo(E85), che costava
    un mesetto fa alla pompa meno di 1 euro il litro, quando il diesel e la benzina costavano
    sempre in Francia più di 2 euro il litro.
    La Francia è da capire. Hanno la Guyana francese, con soli duecento mila abitanti... Se nessuno
    s'incavola, è geloso, potrebbe produrre decine e decine di milioni di tonnellate di bioetanolo,
    più pellet a volontà dai residui della lavorazione di canna da zucchero.
    Oggi da un ettaro si producono 10 tonnellate circa di bagasse secche ed altrettante di foglie secche.
    In tutto una ventina di tonnellate di biomassa a ettaro da trasformare in pellet. Il potenziale è enorme,
    e non dimentichiamo i trattori a vapore di inizio '900, ancora funzionanti..., che oggi potrebbero
    avere l'accensione automatizzata ed impiegare il pellet. Dopotutto firmerei per avere le macchine agricole
    funzionare con i residui agricoli, e nel Sud odi odi la canna da zucchero è possibile. Si coltivava anche in
    provincia di Salerno in passato, quando nel Salento erano in funzione i nevai... esposta com'era ai gelidi venti
    dell'Est. Ma oggi nel Salento non si va nemmeno sotto zero, segno che la canna è oggi possibile anche nel
    Salento ed in Puglia in linea teorica, come anche in provincia di Napoli e forse di Latina...
  6. .
    CITAZIONE (rossrai @ 18/5/2011, 10:38) 
    ciao a tutti, ieri sono andata nel concessionario citroen e ho avuto il piacere di provare la nuova c-zero 100% elettrica.
    Le impressioni sono ottime, sia per lo spazio interno che è notevole e sia per la silenziosità che è veramente impressionante, non si capisce nemmeno se sia accesa quando è in movimento.
    Adesso io mi chiedo una cosa: come può un utilitaria così costare 36000 € :cry: è un prezzo veramente esagerato!!! si vuole lanciare il risparmio energetico, l'ecologia la silenziosità e cosa si fa? niente, niente incentivi, nessuno sconto niente di niente!!! ma allora ditemi per quale arcano motivo qualcuno dovrebbe comprare un auto elettrica ( notare che i modelli delle varie marche sono tutti identici e con lo stesso prezzo ca) vabbè scusate lo sfogo perchè non posso permettermela :rolleyes:
    ciao

    Le batterie costano e ad un certo punto vanno cambiate.
    Meglio una ibrida plug-in. Potrai ricaricarla da casa per quello
    che ti basta in città, e usare il petrolio per fuori città. Risultato:
    meno batterie, meno petrolio, meno inquinamento soprattutto
    in città.
    Io comunque sarei per le bici: salute, no inquinamento, no traffico.
    Prenderei le auto in sosta, ad una ad una senza distinzioni, e le metterei
    qui sopra: https://youtu.be/i_7r2mpLbM0.
    Con lo spazio liberato ci farei lo spazio per far correre a 30 km/h max i ciclisti... :)
  7. .
    Risposte solo propositive per favore.
    Il vostro attivismo negativo, senza alcuna critica, dovete mettervelo da un altra parte.
  8. .
    Questi trattori a vapore funzionano con la forza del vapore, che aziona un grosso e visibile cilindro. Il vapore è prodotto dall'accensione del carbone e/o della legna. Tutt'oggi abbiamo dei trattori funzionanti che arano la terra alimentandoli con la legna. Ovviamente il rendimento è quello di un secolo fa, credo che per questi trattori non vada oltre il 10%, simile a quello delle prime locomotive a vapore. Gli ultimi motori a vapore applicati alle locomotive, detti di terza generazione, raggiungevano rendimenti di circa il 27% includendo la condensa dell'acqua(link: https://www.yumpu.com/en/document/read/460...cve-steam-power.).
    Chissà se oggi con il pellet proveniente da scarti agricoli, l'accensione automatica, le turbine a vapore e/0 gli ultimi ritrovati dei motori a vapore questo tipo di veicoli possano tornare nei nostri campi agricoli e non solo. Per ricondensare l'acqua..ci sarebbe bisogno di volume...

8 replies since 10/4/2022
.