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Posts written by ff74

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    Alcune domande:

    - I plinti da 20x50 li hai posati a secco e in corrispondenza del perimetro esterno del marciapiede ?
    - Mi parrebbe un po' critico il bordo costituito dalle tavole in larice con il giardino. Si tratta di larice trattato / biolarice ?
    - Infine carino l'ombreggiante verticale sulla parte più ampia del terrazzo esterno (e solo estetico o in effetti ombreggia davvero ?)
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    Carissimi,

    Pure io mi sto trascinando sto problema da ormai 4 anni, con relativo assestamento terreno di riporto (continuità tra cappotto fuori-terra e cappotto interrato)

    E nel frattempo convivo con circa 1 m perimetrale di ghiaia mista 16/32..., confinata lateralmente da assi da armatura ormai in stato su marcescenza... con conseguente inquinamento della terra da giardino verso la parte ghiaia.

    Sono certo di non volermi addossare alla parete di casa, proprio perché l'assestamento non sarà mai definitivo, e sono certo vi saranno sempre movimenti.

    Tra le varie soluzioni mi starei orientando per marciapiede in calcestruzzo drenante, mantenendo 15 cm di ghiaia perimetrale, ad eccezione dei passaggi (ingresso e porta finestra sul retro). Cordolo di contenimento getto sia esterno che interno con angolare in acciaio Cort-en da 20/10.

    Tutti ne parlano un gran bene, io ho visto alcune pose e normalmente viene utilizzato per piste ciclabili e/o aree urbane di sgombero, che prima sarebbero state pavimentate con autobloccanti e/o asfalto.

    Anche l'idea di @crllsn1 di fare decking sopraelevato nella zona piu' usata + ingresso e lasciare camminamento a ghiaia (ovviamente con cordolatura in pietra o cemento) per il giro intorno alla casa è perlomeno da considerare... muble muble.

    @crllsn1 : potresti postare qualche foto della soluzione finita ? Grazie !

    Voi che ne dite ?

    Edited by ff74 - 8/8/2023, 23:19
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    Ecco lo schema idraulico attuale.

    SOLE-WT è la batteria attuale. (dove inserirei il ComfoDew). DV-E è la 3 vie che lo abilita quando sono in modalità raffrescamento.

    In effetti la cosa migliore sarebbe poterlo attivare sempre, il problema è che la gestione della pompa dell'acqua glicolata (quando farla girare...) è di pertinenza dell'aggregato compatto.

    WT3 è lo scambiatore a piastre dedicato al raffrescamento passivo. In pratica quando si va in modalità raffrescamento DV-E e l'altra 3 vie vanno nella posizione B, in modo da attivare lo batteria sulla VMC (SOLE-WT) e lo scambiatore a piastre WT-3

    Schema_Idraulico
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    Direi di no.

    Sul lato radiante la temperatura dell'acqua è peggiorativa (in questo periodo circa mandata a 20, ritorno a 22) mentre se mi metto sulla linea dell'acqua glicolata mi prendo una temperatura decisamente più favorevole e nel range di deumidificatori sia con re-integro in freddo che isotermici (12...17 °C).

    Allo stato attuale, la batteria sulla VMC viene attivata (in serie al circuito salamoia) con una 3 vie deviatrice, ESclusivamente quando decido di usare raffreddamento passivo.
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    Diciamo che inserendo il Comfodew sulla linea acqua glicolata:

    1) Quando lavoro con pdc (riscaldamento nei periodi con umidità ambiente senza problemi o durante le fasi di preparazione acqua calda) potrebbero addirittura migliorare le condizioni in deumidifica (acqua glicolata raffreddata dalla PDC), e alla PDC arriverà acqua leggermente più calda in uscita dalla batteria del Comfodew.

    2) Quando by-passo la PDC alimento direttamente lo scambiatore acqua/acqua del radiante e non ho problemi.

    Resta il fatto di capire se il ComfoDew sul circuito acqua/acqua non mi "strozza la portata", dato che è pensato per portate di 5...8 l/min e non di 20 !
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    Pompa di calore alimenta in diretta il radiante, in riscaldamento. Vi sono 2 pompe. 1 per il circuito glicolato della geotermia (sonda verticale) e 1 per la circolazione del circuito radiante.
    Non vi sono buffer, in quanto la capacità di tutte le tubazioni è sufficiente a smaltire la potenza della pdc. (circa 4 kW termici)
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    Esattamente come dici. Scambiatore a piastre con by-pass della PDC, il compressore non interviene per nulla. In questo modo sul circuito radiante ho circa mandata a 19.5...20°C e ritorno a 22...22.5 °C. Il tutto con circa 100 W di potenza elettrica impegnata, considerando pompa sul circuito geotermico + circolatore per radiante.

    A questo punto eliminerei la batteria di pre-trattamento VMC (che mi sa strozza ben bene la portata, stasera verifico...), inserendo il ComfoDew 350 al posto, ammesso di non aver problemi a garantire 21 l/min sullo scambiatore del radiante.
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    Ciao PID_Block ,

    grazie per il riscontro !

    Normalmente di giorno (assenza di essere umani o animali o max. 2 occupanti...) vado a 110 mc/h, di notte passo a 170...200 mc/h

    Il range di temperatura esterna della ventilazione, dopo 15 metri circa di tratto interrato con tubo in PP DN200, è di 22...26 °C alle condizioni estive più gravose (2 anni monitorati)

    L'attuale batteria di scambio geotermico - verso il radiante, funziona con portata molto superiore (circa 1200 l/h la portata attuale della pompa di sonda) quindi temo che se metto il Comfodew in serie (come sto già facendo ora con "la batteria di pretemperamento geotermico", che perde circa 20 kPa a 800 l/h) aumento troppo le perdite di carico sulla parte idraulica...

    L'alternativa è mettere pompa dedicata per Comfodew, ma in questo caso credo mi occorra anche separatore idraulico o che so io sul circuito glicolato.
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    PID_Block

    - Sono d'accordo in toto sulla linea teorica generale, ma continuo a non spiegarmi perchè il carico di umidità all'interno (in questo istante h 11.20 con 2 persone dentro casa e cucina presumo spenta, ho UA interna = 15.1 g/m3, UA esterna 11.4 g/m3) risulta più elevato se in questo istante rimuovo il recuperatore standard per inserire l'entalpico ...

    La macchina nel mio caso è una Drexel & Weiss ed è dotata di recuperatori statici o entalpici europei e stranoti, di comprovata efficienza.

    Anche nel mio caso vorrei proprio capire (dato che lo scambiatore entalpico è momentaneamente riposto nel suo imballo... :-) ) se con inserimento di oggetti tipo Zehnder Comfodew 350 (quindi deumidifica su SOLA aria di rinnovo) potrei risolvere, dato che purtroppo non posso più pensare ad una macchina VMC-Deu dati i canali non dimensionati per la quota ricircolo.

    A questo punto per alimentare la batteria di questi oggetti userei l'acqua glicolata di sonda, che mi permetterebbe di lavorare sui 12...15 °C, prima di passare allo scambiatore sul radiante (così farei lavorare a temperatura magari un pelo più alta il radiante il raffrescamento, con il vantaggio di avere aria immessa ben deumidificata !)

    Chiaramente, con l'introduzione del Comfodew 350, eliminerei la batteria di scambio geotermico (https://sole-ewt.de/produkte/sole-luft-warmetauscher/) attuale, che deumidifica assai poco -e forse- abbatte solo di qualche grado l'aria di ingresso...
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    Esattamente; l'impianto raffresca ma se, prendendo l'acqua dal collettore dell'impianto a pavimento, porto l'acqua a 20°C nell'isotermico me ne faccio assai poco... le prestazioni verrebbero penalizzate molto.

    Anche la "batteria di deumidifica" sulla VMC (che è un semplice scambiatore ad acqua salamoia) pur in serie allo scambiatore verso l'impianto di raffrescamento fa abbastanza poco, vedo condensa ma una gocciolina stentata dopo l'altra.

    Scheda tecnica:
    www.sole-ewt.de/PDF/de/CWK-300-F-iso-de.pdf

    Si parla di circolazione di circa 20 l/min di acqua di sonda a 17°C circa, a fronte di un passaggio normale di circa 100...150 mc/h di aria di rinnovo, che arriva dall'esterno, dopo passaggio interrato di circa 20m in tubazione PP da DN200, in un range 23-25.5°C.
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    Voilume riscaldato/raffrescato p.t. & mansarda:

    Il problema è che il raffrescamento è passivo, quindi non ottenuto da compressore frigorifero, ma solo da scambiatore con acqua da sonda geotermica. Il risultato è che la temperatura media massima nel volume riscaldato è intorno ai 25.5 °C, non mi serve spingere oltre.

    Ecco perchè non ho a disposizione acqua a 15°C per batterie di deumidifica isotermica.

    Locale sottosuolo:

    al momento il Mitsubishi è soluzione tampone/transitoria che mi permette di abbassare un po' l'umidità... anche qui forse la cosa migliore sarebbe un deumidificatore isotermico (sottosuolo riscaldo di inverno ma NON raffresco d'estate). Al momento in questo locale non ricambio l'aria ma forse metterò una seconda VMC da 150...200 m3/h con scambiatore entalpico, da usare soprattutto in inverno.
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    Aspettavo una risposta tecnica e cruda di PID_Block, sempre sul pezzo, GRAZIE !

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    A questo punto porto il mio esempio. Condizioni attuali:

    Casaclima con BDT = 0.8

    - UA interna (VMC statica e Volume riscaldato= 350 m3): 16.5 g/m3. Qui raffrescamento passivo a pavimento a bassa inserzia, mandata acqua a 19.5 °C...ritorno circa 22 °C.
    Sola batteria "deumidifica" su aria di rinnovo VMC alimentata con acqua da sonda geotermica a circa 16...17°C. Provato a mettere scambiatore entalpico, tolto perchè UA interna aumentava !
    L'ho trovato utile in inverno perchè ho visto che recupera circa il 3...max 5% ur. Nelle giornate invernali più fredde, quando UA è circa 8 g/m3, con ur circa 35...40% vado a 40...45%.

    - UA interna locale sottosuolo, tavernetta bagno servizi etc. (NO VMC. Volume = 190 m3): 14.9 g/m3. Qui circa -solo ore diurne quando ho eccesso di FV- accendo deumidificatore tradizionale Mitsubishi MJ-E21BG-S1, perchè ur va alle stelle, anche 80% nei gg. più caldi.

    - UA esterna: 12.1 g/m3

    Che posso fare per deumidificare - Non volendo split di cui ho cmq. fatto predisposizione - ??!!? (dove trovo l'acqua a 15° per isotermico da mettere al piano mansardato per zona notte ?!??!!?)
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    Entalpico:

    Premetto che conta tantissimo la zona e anche io sono di Torino... ahimè Pianura Padana maledetta !

    In Europa continentale (Austria, Repubblica Ceca, Svizzera tedesca e Alto Tirolo) l'entalpico è molto usato per mitigare l'umidità invernale ed evitare situazioni di u.r. 20...30% o anche peggio.

    Abitassi a Oulx (1000 m slm): entalpico ottima soluzione. Personalmente l'ho testato in periferia di Torino per un paio d'anni e posso dirti quanto segue:

    - Il recupero di u.r. è del 5% massimo.
    - Inverno: ci sta, mantiene tasso di umidità che in giornate molto rigide scende all'esterno.
    - Estate: ho all'interno SEMPRE aria + umida che all'esterno (sarà perchè il volume è tutto sommato piccolo e siamo in 4 a 2 zampe + 2 a 2 zampe più cucina, ferro da stiro e carichi interni da non sottovalutare) ... ma con entalpico ho visto ulteriore peggioramento.

    Risultato: l'ho tolto.

    Il problema da noi non è recuperare umidità, ma toglierla !!! E movimentando aria tutto il giorno con VMC non aiuta (anche se ripeto nel mio caso ho sempre umidità interna in eccesso). Quindi unica soluzione o Split (che non amo) o deumidificazione isotermica interna a ricircolo (che oggi si trova anche in alcune VMC deumidificatrici)

    Per il resto assolutamente impianto centralizzato dotato di by-pass, filtrazione aria in ingresso (ma anche in uscita) molto importante per non rovinare lo scambiatore a flussi incrociati e portarsi dentro pollini, particolato da traffico auto etc.

    Ionizzatore: personalmente sto provando Jonix del gruppo Eneren (che ho visto installato anche in alcune VMC) si tratta di due elettrodi ionizzati da sostituire ogni 18 mesi circa. Se fa davvero quello che si dice non è affatto male.

    Esiste poi un nuovo oggetto da canale VMC molto interessante - ma significativo solo in contesti di Passiv-house seria, che permette di accumulare energia di notte per cederla poi lentamente, in forma di raffreddamento, durante il giorno: Rubitherm phase cube. Funziona con il principio dei materiali a cambio di fase. www.phasecube.eu/
    Al momento l'oggetto accumula circa 1kWh, non è molto ma aiuta a smussare il picco di aria calda diurno...
    Nel mio caso ha poco senso perchè ho realizzato una specie di pozzo canadese è la massima escursione termica giorno/notte è di circa 3°C. Range invernale minimo 3.5...7°C, range estivo massimo 23...26 °C

    Edited by ff74 - 7/7/2022, 15:00
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    No, perché la soglia viene applicata al superamento della potenza complessiva al contatore, non su singola fase.

    Ipotesi limite, contatore trifase 6kW, puoi per assurdo caricare tutti e 6 i kW su singola fase...

    Ovvio questa è un'anomalia ed un eccezione che viene gestita nei contesti residenziali con Pnom di 6...10 kW.

    Per utenze commerciali e/o residenziali con potenze nominali maggiori occorre bilanciare le fasi.

    Attenzione però: onori ma oneri... se carichi tutti i 6kW su singola fase occorre dimensionare i cavi in modo opportuno.
    Se per ipotesi, su linee trifase da 6kW perfettamente bilanciate, potrebbero essere sufficienti linee da 2,5 mmq, in questo caso (6kW tutti su singola fase) occorrerebbero almeno 6...10 mmq.
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    Non ho compreso appieno. In cosa consistono gli 850 ? Sarebbe il contributo GSE dato sulla produzione in eccesso ogni 6 mesi no?

    Intendo che l'autoconsumo dovrebbe risolversi già con scambio sul posto ?
    O meglio, la bolletta che tu paghi dovrebbe già essere al netto dell'autoconsumo....
26 replies since 19/9/2017
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