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| Mah io credo si parli di situazioni di emergenza semicemente perché usarla in modo intensivo come batteria da scaricare, poi non muovi più l'auto, o magari ci vorrebbe un'impostazione di limite da impostare di sfruttamento in tal. Senso in modo da lasciare un margine di energia per correre.
Cmq il prezzo della Quasar é proibitivo per installaz. domestica, circa 6.000€!! |
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| Ciao,
in procinto di realizzare una tettoia per le macchine ed alla luce del variegato ed in esplosione panorama d'offerta per sistemi di ricarica di auto elettriche ed ibride, quale o quali sistemi conviene valutare e scegliere e che tipo di impianto elettrico predisporre in garage o sotto la tettoia o portico?
Ovvero in particolare, che taglia di cavo conviene passare, 6mmq per 32A di ricarica prevista per avere un minimo di ricarica rapida?
Un terminale di ricarica bidirezionale di ultima generazione (es. Quasar o Pulsar Plus della wallbox) per gestire eventualmente l'auto o le auto anche come batteria di accumulo per autoconsumo in casa all'occorrenza, oltre alle funzioni di gestione modulare ed intelligente della ricarica?
Apro la discussione, dato che vedo scarna varietà sotto questa sezione.
Edited by marknavigator75 - 18/4/2021, 15:06 |
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| A mio avviso. Cmq l'obiettivo primario di oggi é quello di ridurre od eliminare proprio le emissioni locali in città ed affollamento di mezzi, poi sarà quello di ridurre il piú possibile l'inquinamento per produrre e parte importante dovrebbe darla l'introduzione del ciclo circolare di riutilizzo e riciclo delle batterie.
Il litio ad esempio, é ripristinabile quando tende ad esaurire. |
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| | Guarda che stai facendo confusione, io ho criticato PID_Block proprio su questo, lui ha scritto che abbinare un accumulo da 300l con PDC é da rincoglioniti... |
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| [QUOTE]... ma siccome una pdc impiega diverse ore a portare in temperatura l'acs... /QUOTE]
Diverse ore?!?
Guarda che mica va portata in temperatura da 0° a 60°C ogni ricarica, il Dt é ben inferiore, ppi io tengo acqua a 50°C, ma a parte questo, ci impiegherà massimo 8-10min. a ripristinare l'accumulo, parte prima che si svuoti del tutto l'acqua calda.
Anche 200l potrebbe andare, però avrai cicli di ripristino più frequenti, se poi consideri che potresti avere anche lavastovoglie collegata all'acqua calda e lavatrice, o cmq uso del lavandino...
Secondo me dalle 4 persone in su 300l va bene. |
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| CITAZIONE (Sanromanodoc @ 26/11/2020, 21:26) Non faccio il rappresentante di Ariston e non faccio pubblicità ingannevole.
Legga un po' di recensioni in giro e vedrà che ci sono quasi solo 'mi piace'.
Dimenticavo: Velis non è il solito boiler cilindrico ma un elegante scaldabagno più bello anche di quelli a gas.
Io le recensioni le ho lette, ma i numeri mi lasciano cmq perplesso, accumulo così piccolo e pdc+resist. come fanno a rispondere a frequenti, eventualmente ripristini in poco tempo?
Poi mi parla sempre di questo Velis che é pura resistenza,il modellonibrido sempre Ariston pdc+resist. sarebbe più versatile ed efficiente a questo punto, il modello che avevo individuato io (mi pare uscito da poco), ma come si fa ad occhi chiusi a fidarsi in pratica? Se poi non risponde ai requisiti, son 500€ buttati.
Magari sarebbe da parlare con Ariston per cocnordare una eventuale sostituzione con altro modello in caso non sia soddisfacente, può esser fattibile?
CITAZIONE (PID_Block @ 26/11/2020, 21:38) Chi abbina accumulo ACS da 300 litri a pompe di calore da 6/8 kW (con tanto di resistenza elettrica di backup) è rincoglionito (si veda Daikin/Panasonic/etc...).
Rincoglionito?!?
É successo che facessimo noi che siamo in 4,2 femmine poi, docce a ripetizione o docce più lavaggio piatti ed il boiler da 300l si é svuotato del tutto, con attesa di ripristino che non é immediato, ma cmq con una pdc così grossa ci mette un tempo ragionevole!
Le case con il sistema unico offrono di solito 200l, 100l in più significa esser rincoglioniti? Mah.
Secondo me é un buon compromesso, per non far lavorare in continuo la pdc e per avere cmq una buona riserva d'acqua disponibile. |
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| CITAZIONE (PID_Block @ 26/11/2020, 20:38) Semplice: ti tocca tenere l’accumulo di 80 litri ad 80 gradi. Tradotto: produci una grossa quota di ACS con resistenza elettrica.
80 litri ad 80 gradi si trasformano in 150 litri (circa) a 45 gradi.
Una resistenza elettrica da 2 kW, per scaldare 80 litri d’acqua da 15 gradi ad 80 gradi (80x65/0,86=6 kWh) impiega 3 ore.
Perché bisogna tenerla ad 80°C?
E cmq passare da 15 ad 80°C per 80 litri sarebbe solo all'accensione dello scaldabagno se é rimasto spento per parecchio, altrimenti sarebbero cicli di ripristino no?
E 6KWh sono circa 1,38€ di spesa in energia elettrica per 80°C da 15°C, ma se ne ricarica metà diciamo come ripristino a seguito di una doccia, per portare l'acqua a 50°C come ho io impostato a casa mia, posso stimare metà costo o anche meno, tipo 50/55cent.
L'Ariston ibrido impiegherebbe in conbinata pdc e resistenza, con autoapprendimento, quindinin casi di necessità di ripristino veloce tramite resistenza, se no con PDC più efficente ma più lenta. |
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| [QUOTE]
Io nella mia casa e anche in una casa ceduta in affitto ho tolto l'utenza gas e ho:
- piano cottura a induzione e
- scaldabagno Ariston Velis 80 litri...
/QUOTE]
Si ma, allora quanto ci mette a ripristinare 80litri di acqua calda?
In effetti se li vendono dovranno pur funzionare con un minimo di prestazione no?
Però non ho elementi certi per giudicare, bisognerebbe provarlo a questo punto per capire se può andare o meno, ma come?
La questione é ancora incerta per me, boh. |
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| Bene, capito il messaggio, anch'io avevo il dubbio con un tempo così lungo di ripristino in PDC, ma allora dico anche, a che cavolo può servire un sistema del genere?
Per inquilini solitari?
I miei inquilini sono in 2, però in effetti dopo una doccia, o ci si dissangua di corrente tramite resistenza per ripristinare o saluti, o sbaglio?
Io con la mia PDC anche per riscaldamento è ben altra talgia e dimensione evidentemente, quindi il ripristino è ben più rapido e cmq con un accumulo di 300l.
Quindi cmq meglio rimanere su gas, anche se mi piacerebbe eliminarlo. |
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| CITAZIONE (Pid_Block @ 12/11/2020, 16:06) ...Quindi in pura pompa di calore 80/100 litri sono pochi (sempre esistano taglie con questi volumi). Una soluzione ibrida pompa di calore/resistenza è piuttosto strana: la pompa di calore è a propano (R290)?
No, mi pare che questo modello Ariston sia esclusivam. elettrico.
Adesso mi é già più chiaro con quest'esposiziine un po' più articolata.
In effetti, in pdc il tempo di ripristino é ben lungo, ma in abbinata alla resistenza dovrebbe sopperire nei casi di necessità di recupero più rapida.
Cosa ne pensi quindi di questa soluzione?
Mu sembra un buon compromesso a me, poi 100l invece di 80 son pochi € in più, a questo punto ne vale la pena.
Per quanto riguarda il funzionamento interno, che dovrebbe raffreddare l'ambiente?
Non aveva senso predisporre anche un condotto per prelievo aria dall'esterno?
Non può quindi esser controproducente raffreddare in cucina ad esempio per scaldare l'acqua sanitaria?
Edited by marknavigator75 - 18/11/2020, 07:54 |
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| Sí ma, e quindi?
Non capisco il nesso con il thread aperto. |
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| CITAZIONE (PID_Block @ 4/11/2020, 13:31) C’è una variabile che non puoi trascurare. L’appartamento è in affitto, i tempi di reintegro sono......
Scusa Pid, ma ho capito gran poco di tutto quello che hai riportato, puoi provare a rispiegare in modo un po' più articolato? |
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| Ciao,
nell'appartamento vecchio di mia madre ora in affitto, lo scaldabagno sembra non erogare più un sufficente flusso di acqua calda, quindi con buona probabilità, da sostituire, tra l'altro perde anche un raccordo in rame, lo scaldabagno avrà 30 anni della Junkers, elettromeccanico a gas.
Notavo il nuovo ibrido PDC-resistenza della Ariston, lo Lydos Hybrid, qualcuno lo conosce?
Opinioni? Validità?
Vorrei in ottica di ammodernamento e nell'occasione di passare ad un elettrico, in modo da sganciare il gas, se poi si andrà a sostituire anche il piano dei fornelli con uno ad induzione, potrei eliminare l'allaccio del gas.
Ed eventualmnente ben accetti altri suggerimenti.
Poi conviene il modello da 100l? 80l mi sembra cmq pochino.
C'è un vero risparmio ad usare questo con COP 2,15 o 2,33?
E la pompa di calore prende l'aria dall'ambeinte, quindi nel mio caso dalla cucina per il ciclo di scambio termico?
Grazie per l'aiuto. |
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| Al piano superiore di fatto i bagni vanno con circuito ben aperto, mentre le stanze sono chiuse o quasi, le tubazioni che portano ai bagni passano già per una stanza e corridoio scaldando già.
Allora per usare il termostato con valvole direttamente, devo portare 2 fili dal termostato e con quelli collegarli in serie al positivo dell'alimentaz. 24V delle valvole?
Perché come previsto in origine, mi sa che il termostato va diretto alla morsettiera termostati/consensi della caldaia. |
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| Io h24 fino ad oggi mai andato, sempre di programmazione con 22° di giorno per poi spegnere alla sera, fino a ieri alle 16.30, al massimo perdevo 1 grado o poco più l fino al mattino successivo.
Così com'é ora i termostati che erano stati montati per la suddivisione zone li avevo disabilitati e tolto le testine, per affinare di flussi nelle stanze e usare solo il termostato della centralina pdc per funzionamento automatico con controllo t interna (richiedo: la curva compensazione funziona ancora in funzionamento automatico?).
Però così, se fuori non é molto freddo, il piano superiore disperdendo poco niente sale di temperatura che ritengo troppo per il piano superiore, non avendo alcun controllo lí.
Mi conviene pensare di usare il termostato del piano sup. per gestire l'alimentazione testina curcuito superiore, magari settandolo a 20,5°C perché se raggiunta chiuda la circolazione sopra?
Intendevo questo. |
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113 replies since 18/9/2017
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