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Replying to Sequestro di pellets radioattivo in tutta Italia

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  1. Posted 8/9/2017, 19:37
    Di fronte a dove lavoro c'è un consorzio "bio" di grosse dimensioni, uno dei più grossi del nord italia.
    Mi venisse un colpo se nel parcheggio ho visto una sola volta un tir italiano: ucraina, romania, moldavia......
    Poi l'anno scorso il consorzio compare in una puntata di Report dove emerge che paga 1% del suo fatturato da 60mln€ all'azienda che lo certifica "bio".
    Beh, per 600k€, sono sicuro che gli certifica "bio" il grano pure se è fluorescente.....
    Fine dell'OT
  2. Posted 8/9/2017, 05:38
    CITAZIONE (stufo di tutto @ 7/9/2017, 20:21) 
    Ancora questa storia del pellet radioattivo....
    Se lo fosse, sarei più preoccupato per il grano ucraino che arriva come pasta e farine sulle nostre tavole.

    Io sono preoccupato anche per quello, 1000 controlli sui prodotti locali e poi fanno entrare di tutto
  3. Posted 7/9/2017, 20:02
    Che in certi pellet ci sia di tutto é certo
  4. Posted 7/9/2017, 19:21
    Ancora questa storia del pellet radioattivo....
    Se lo fosse, sarei più preoccupato per il grano ucraino che arriva come pasta e farine sulle nostre tavole.
  5. Posted 1/9/2017, 05:33
    Made in UA, Pellet ucraino se non erro, ho paura che calzi a pennello in questa vecchia discussione
  6. Posted 31/8/2017, 21:29
    Mai visto.
    Ti consiglio di prendere solo pellet certificato.
    http://www.pellettrade.it/pellet-qualita-e...sul-pellet.html

    Din plus o en plus
  7. Posted 31/8/2017, 21:18
    Conoscete questo pellet??
  8. Posted 31/8/2017, 21:15
    Salve qualcuno conosce questo pellet
  9. Posted 13/7/2009, 14:32
    A questo punto mi chiedo... da quelle zone portano solo pellet o anche legna?

    Accertamenti sulla legna se ne fanno?

    Quanti carichi potrebbero essere sfuggiti?.....

    mumble mumble mumble....
  10. Posted 13/7/2009, 14:21
    Altro sequestro di pellets contaminato da Cesio 137 in Italia, dal Piccolo di Trieste del 12 luglio 2009:

    Un tir che trasportava 24 tonnellate di pellet contenenti l’isotopo radioattivo Cesio137 in quantità 200 volte superiore al massimo consentito, è stato bloccato nell’area doganale del valico di Fernetti. Il materiale - come hanno accertanto i funzionari della Dogana e i carabinieri del Noe - proveniva dalla Bielorussia ed era destinato a un’azienda di Voghera. La merce e il camion sono stati sequestrati su ordine della procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo. Il tir immatricolato in Ungheria e condotto da un autista russo è stato individuato dopo un normale controllo dei documenti: sono scattate le verifiche tecniche da parte dei carabinieri del Noe e il mezzo è stato bloccato. Dai primi accertamenti sul campione è stata rilevata dai vigili del fuoco la presenza di Cesio137 in quantità maggiore di quello individuato dai vigili del fuoco nello scorso mese di giugno. La sostanza radioattiva è stata prodotta dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali. Tuttavia la radioattità si manifesta solo quando il combustibile viene bruciato in una stufa. Nessun problema invece se il materiale rimane inutilizzato. Nello scorso mese di giugno era scattato a livello nazionale da parte della procura di Aosta il sequestro di una partita di pellet proveniente dalla Lituania e importata da una ditta di Varese. In quel caso l’eco-combustibile utilizzato per alimentare le stufe, aveva fatto rilevare una radioattività cinque volte superiore alla soglia di tollerabilità. Quella volta il materiale era stato acquistato regolarmente nel magazzino Castorama di Muggia che lo aveva poi ritirato dal mercato. In questo caso il livello accertato di contaminazione è stato, come detto, di 200 volte superiore al massimo. Per questo motivo l’attenzione è rivolta alle eventuali minacce alla salute a cui possono essersi sottoposti coloro che sono entrati in contatto con l’eco combustibile contaminato. Il Cesio137, infatti, è un materiale radioattivo estremamente tossico. Il soggetto può subire danni cellulari dovuti alle radiazioni che possono provocare perdita di conoscenza, coma o morte. Dipende dalla resistenza delle singole persone, dalla durata dell’esposizione e dalla concentrazione a cui il soggetto è esposto. (c.b.)

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